Page 203 - Keplero. Una biografia scientifica
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Se la dipendenza lineare difettava in un senso, quella quadratica

                era però eccessiva nell’altro. Eppure Keplero, ancora all’interno

                dell’Astronomia  nova,  sembrava  accontentarsi  di  questa  legge,
                che gli permetteva di fornire un’ulteriore prova dell’andamento

                da  lui  previsto  per  la  forza  esercitata  sui  pianeti  dal  Sole,  che

                immaginava inversamente lineare rispetto alla distanza:










                Diversi storici della scienza ritengono che Keplero si fosse già

                accorto  di  come  questa  fosse  soltanto  una  prima

                approssimazione,  e  fosse  già  da  anni  alla  ricerca  di  una

                formulazione più corretta. È a questo punto che sembra lecito

                domandarsi se, fra tutte le possibili combinazioni di potenze dei

                periodi e dei raggi medi, non ve ne fossero alcune da preferirsi a

                priori.  La  maggior  parte  delle  ricostruzioni  storiche  è  basata
                sull’idea  che  l’esponente  corretto,  pari  a  3/2,  sia  scaturito  per

                tentativi, dal momento che questo valore è giusto a metà tra i

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                due  esponenti  utilizzati  in  precedenza .  Alexandre  Koyré
                confessa,  invece,  di  ritenere  un  tale  procedimento  assai  poco

                kepleriano, aggiungendo che sia probabile una qualche sinergia

                tra  gli  interessi  armonici,  da  cui  l’astronomo  era  assorbito  in

                                                                                 64
                quegli anni, e la ricerca della legge astronomica .
                   Che la scelta dell’esponente fosse in perfetto accordo con gli

                intenti  dell’Harmonice  mundi  risulta  evidente:  la  proporzione

                sesquialtera,  il  rapporto  3/2,  reggeva  tutto  il  sistema  musicale

                pitagorico,  cosa  che  Keplero  aveva  sottolineato  più  volte  nel
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