Page 190 - Keplero. Una biografia scientifica
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terza  legge  anonimamente  come  il  fenomeno  dell’esponente

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                3/2» .
                   In  realtà,  l’Harmonice  mundi  è  un’opera  compatta,  il  cui

                disegno si delinea in maniera esplicita, capitolo dopo capitolo.

                Se  si  è  disposti  ad  ascoltare  un  linguaggio  ibrido,  che  sfrutta

                strumenti  e  metodologie  presi  in  prestito  da  ambiti  diversi,  si

                riesce a seguire il lungo percorso che portò Keplero dalla ricerca
                di  una  trama  armonica  dell’universo  sino  alla  formulazione

                della sua terza legge. Si coglierà allora l’importanza che ebbe agli

                occhi di Keplero il fatto che lo «strano esponente frazionario»,

                che caratterizza la relazione tra semiassi e periodi di rivoluzione,

                coincida  con  lo  stesso  rapporto  su  cui  era  costruita  la  scala

                musicale  pitagorica.  Si  potrà  infine  partecipare  al  suo

                entusiasmo per il rinvenimento non di una legge qualunque, ma

                di quella che egli considerava proprio l’anello di congiunzione

                tra  l’armonia  del  mondo  e  la  musica  del  cielo.  Così,  non

                apparirà  fuori  luogo  la  poco  umile  esclamazione  di  Keplero,

                posta  nell’introduzione  al  Libro  V:  «Posso  ben  aspettare  cento
                anni un lettore che comprenda ciò che ho scoperto, se Dio ha

                aspettato  seimila  anni  qualcuno  che  sapesse  meditare  la  sua

                                50
                creazione!» .
                   Il  programma  di  ricerca,  volto  a  ritrovare  proporzioni

                armoniche nei moti celesti, è esposto già nel Proemio,  mentre

                alla terza legge è dedicato tutto il Libro V. Il titolo, Sull’armonia

                perfettissima  dei  moti  celesti  e  come  della  stessa  si  ricavino

                eccentricità, semidiametri e tempi periodici, annuncia, se non il

                sicuro ritrovamento della legge, una ben determinata volontà di

                ricerca.


                Più in generale, l’Harmonice mundi è fondato sulla convinzione
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