Page 195 - Keplero. Una biografia scientifica
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ragionamento deduttivo e, probabilmente, gli sembra naturale
affrontare con lo stesso linguaggio anche il mondo dei fenomeni
musicali. L’uso di un linguaggio comune diventa quindi uno
straordinario strumento che permette ai due modelli, quello
astronomico e quello musicale, di interagire tra loro in maniera
originale e fruttuosa, pur rappresentando oggetti fisici ben
distinti. La scelta geometrica costituisce, inoltre, un punto di
partenza verso la negazione dell’importanza del numero in sé, e
contribuisce alla nascita dell’osservazione scientifica e della
sperimentazione.
Armonia e archetipi
Un altro obiettivo di Keplero è quello di dare una precisa
definizione di ciò che intende per «armonia». Ciò che ai nostri
occhi sembra confinato al solo campo dello studio degli
intervalli musicali, nella visione dello scienziato influenza un
campo ben più vasto. Un Dio che è armonia deve aver creato
con un ben preciso ordine non soltanto il sistema musicale,
bensì un gran numero di altre entità, tutte governate dalle stesse
regolarità. In particolare, Keplero rivela al lettore di voler
rintracciare, in qualche opportuno parametro del moto dei
pianeti, le proporzionalità caratteristiche degli intervalli
musicali consonanti.
Nel terzo Libro il lettore, ben preparato tecnicamente dalle
pagine precedenti, viene posto di fronte ad alcuni punti cruciali
della scienza dell’armonia musicale del Seicento, legati al
fenomeno della consonanza. In primo luogo, la necessità di
individuare un criterio che permetta di ottenere tutti, e soli, gli
intervalli consonanti che producono in noi una sensazione