Page 71 - Galileo Galilei - Sidereus nuncius ovvero Avviso Sidereo.
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Tuttavia, le grandi macchie lunari non si vedono per niente interrotte in
questo modo e piene di cavità e alture ma più uniformi e regolari. Infatti, si
scorge solo qualche areola più chiara qua e là. Così se qualcuno volesse
riesumare l’antico proverbio dei pitagorici, cioè che la Luna è come un’altra
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Terra, la sua parte più luminosa rappresenterebbe la superficie terrestre, la
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più scura invece in modo più appropriato la superficie dell’acqua. Ed io non
ebbi mai alcun dubbio che la terra, nel caso il globo terrestre fosse scorto da
lontano e illuminato dai raggi solari, si sarebbe mostrata più chiara, più scura
invece l’acqua.
Inoltre, sulla Luna le grandi macchie si vedono più profonde delle pianure
più chiare. Infatti, in Luna tanto crescente quanto decrescente, sempre sulla
linea di confine tra luce e tenebre, i bordi della parte più luminosa sporgono
qui e là intorno alle grandi macchie, come osservammo nel descrivere la
figura. E i bordi delle suddette macchie non sono solamente più profondi, ma
più uniformi, non interrotti da rugosità o asperità. Persino la parte più
luminosa spicca soprattutto vicino alle macchie. Così, sia prima della prima
quadratura, sia quasi nella seconda, intorno a una certa macchia, che occupa
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una regione della Luna più in alto e settentrionale, si elevano alcune alture
smisurate, tanto al di sopra di quella quanto al di sotto, come mostrano i
seguenti disegni.
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Prima della seconda quadratura, la stessa macchia si scorge cinta da
bordi più neri che, come le altissime creste dei monti, appaiono più scuri
dalla parte opposta al Sole, mentre spiccano più luminosi dalla parte che