Page 49 - Galileo Galilei - Sidereus nuncius ovvero Avviso Sidereo.
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Galileo  registrò  la  sua  prima  osservazione  con  il  suo  micrometro  il  31
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               gennaio 1612.  Il telescopio che stava usando in quel periodo ingrandiva 18
               volte e aveva un potere risolutivo di 10’’. Il campo visivo era di circa 17’,
               cioè  un  po’  di  più  della  metà  del  diametro  della  Luna.  Il  corpo  di  Giove,
               essendo molto brillante, riduceva il potere risolutivo del telescopio e Galileo
               poteva difficilmente vedere un satellite che non era a una distanza angolare
               superiore a 25’’, cioè un po’ di più di un raggio di Giove contato dal bordo

               del pianeta. L’accuratezza delle osservazioni astronomiche dipende non solo
               dalla qualità delle misure angolari, ma anche dalla precisione della misura del
               tempo in cui erano fatte. Galileo non possedeva orologi, ma i tempi registrati
               erano spesso esatti e affidabili con uno scarto di 15 minuti.


                  Le  misure  angolari  potevano  essere  rapportate  a  distanze  grazie  alla
               trigonometria e, per salvarsi da tediosi calcoli, Galileo inventò un ingegnoso

               strumento, chiamato giovilabio, in analogia con l’astrolabio (si veda Figura
               19). 84




               Il giovilabio





































               FIGURA 19. Lo strumento per trovare la distanza dei satelliti di Giove.
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