Page 102 - Galileo Galilei - Sidereus nuncius ovvero Avviso Sidereo.
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Il più orientale era lontano 7’ da Giove, il successivo distava da esso 0’ 30’’ e
               l’occidentale era lontano 2’ da Giove. Gli estremi erano più luminosi e più

               grandi del restante, che appariva molto piccolo. Il più orientale sembrava un
               pochino spostato verso borea rispetto alla linea retta condotta per gli altri e
               per Giove. La stella fissa, notata prima, distava 8’ dal pianeta occidentale,
               secondo  la  perpendicolare  condotta  dallo  stesso  pianeta  sulla  linea  retta
               passante per tutti gli altri, come mostra la precedente figura.


                  Mi  piacque  presentare  proprio  queste  posizioni  di  Giove  e  dei  pianeti
               adiacenti rispetto alla stella fissa, affinchè da quell’incedere dei pianeti stessi

               ora secondo la longitudine, ora anche secondo la latitudine, chiunque possa
               comprendere che corrispondono perfettamente ai moti che si attingono dalle
               tavole.


                  Queste sono le osservazioni dei quattro Pianeti Medicei scoperti di recente
               da me, per primo, da cui è lecito per lo meno anticipare alcune cose degne di
               attenzione,  anche  se  non  è  ancora  dato  di  calcolare  numericamente  i  loro
               periodi.  157



                  E in primo luogo, poiché i pianeti ora seguono Giove, ora lo precedono con
               distanze analoghe, e poiché si allontanano da esso tanto verso levante, quanto
               verso  ponente  soltanto  entro  ristrettissimi  margini  e,  parimenti,  lo
               accompagnano nel moto retrogrado e in quello diretto, nessuno può dubitare
               del fatto che portino a termine le proprie rivoluzioni intorno a esso, in quel
               mentre durante il quale tutti insieme portano a termine i periodi di dodici anni

               intorno  al  centro  del  mondo.    158   Inoltre,  fanno  le  loro  rivoluzioni  in  cerchi
               disuguali, cosa che si calcola facilmente dal fatto che non fu mai possibile
               vedere due pianeti in congiunzione nella posizione di massima distanza da
               Giove, anche se due, tre e di quando in quando tutti si  trovano  ammassati
               insieme  vicino  a  Giove.  Si  riconosce,  inoltre,  che  sono  più  veloci  le
               rivoluzioni  dei  pianeti  che  descrivono  i  cerchi  più  stretti  intorno  a  Giove.

               Infatti,  le  stelle  più  vicine  a  Giove  si  vedono  spesso  a  oriente,  anche  se  il
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