Page 72 - Galileo. Scienziato e umanista.
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ragionamento). Il centro di gravità delle quattro a è in D; quello
                delle quattro b è a metà strada tra C e D; quello delle c è in C; e

                quello delle d a metà strada tra A e C. Se tutti i pesi vengono
                spostati  in  queste  posizioni,  il  braccio  della  bilancia  rimane

                immobile: X non si sposta. La situazione è quella descritta nella
                figura 2.6  (b):  si  ha  la  medesima  distribuzione  di  pesi,  ma  in

                ordine  inverso  e  con  metà  distanza  tra  i  successivi  punti  di

                sospensione (ecco dove viene utilizzato il rovesciamento della
                bilancetta).  X  deve  quindi  dividere  le  due  bilance  AB  e  AD

                nella  stessa  proporzione:  AX:BX  =  AD:AB  =  1:2.  Dunque  il
                punto X giace a un terzo della distanza fra A e B. Il centro di

                gravità del paraboloide di rotazione è una banalità. Ammettiamo
                di dividerlo in dischi di uguale altezza, secondo lo schema di

                Commandino. Dato che il peso di ciascun disco è proporzionale
                all’area  della  sua  base,  e  dato  che,  per  il  «sintomo»  della

                parabola,  quest’area  è  proporzionale  alla  distanza  del  centro
                della base dal vertice, Galileo ha recuperato la situazione della

                bilancia  con  un  carico  aritmeticamente  crescente.  Il  centro  di
                gravità di una sezione di parabola giace quindi lungo l’asse, a

                                                                              26
                un terzo della distanza tra la base e il vertice .


                Figura 2.6.
                Il lemma di Galileo sui centri di gravità.
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