Page 70 - Galileo. Scienziato e umanista.
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quindi  non  ami  eccessivamente  la  mia  stessa  produzione,
                ritengo che la mia trattazione sarà di considerevole utilità e di

                grande  piacere  per  gli  studiosi».  A  Galileo  non  piacque,  e
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                nemmeno agli studiosi successivi .
                    Commandino utilizzò il procedimento abituale di Archimede,
                giustamente  chiamato  esaustione,  che  approssima  l’area  (o  il

                volume)  di  una  figura  sconosciuta  inscrivendole  o

                circoscrivendole figure di cui è nota l’area (o il volume). Nella
                figura  2.4  dischi  successivi  di  altezza  a/4  e  ordinate  p,  q,  r

                iniziano il processo di esaustione del paraboloide. Il volume dei
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                dischi  è  (πa/4)(p +q +r );  i  loro  rispettivi  centri  di  gravità
                giacciono  alle  distanze  di  a/8,  3a/8  e  5a/8  sopra  O,  e  il  loro
                centro di gravità combinato, o baricentro, si trova in un qualche

                punto X vicino a Q. Se AO fosse una bilancia orizzontale e OX
                = x, il risultato sarebbe quello della figura 2.5, con k = πa/4. Si

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                raggiunge          l’equilibrio        quanto        x(p +q +r )           =      (a/8)
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                (p +3q +5r ).
                Figura 2.4.
                Il metodo di esaustione di Archimede per un paraboloide.






























                Figura 2.5.
                Il centro di gravità X dei dischi della figura 2.4.
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