Page 56 - Galileo. Scienziato e umanista.
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Giacomini, che il nipote aveva «bisogno di grandissime e preste
cure». Giacomini sapeva qualcosa della pazzia: in una famosa
lezione tenuta all’Accademia Fiorentina nel 1587 si era detto
d’accordo con Aristotele che il furor poetico era un’afflizione
della bile nera, ovvero una forma di malinconia; e se esaltata da
influssi astrologici e vino stimolava forti furori, fantasie potenti,
comportamenti compulsivi, derivanti non dal proprio discorso,
ma dalla stessa natura 106 . Ahimè, né i dottori del corpo né quelli
dell’anima poterono curare il furor di Ricasoli, e la sua attesa di
una morte prematura si tradusse presto in realtà.
La corte volle sapere in che modo Galileo era arrivato alla
propria diagnosi di malinconia:
D. Come fa a sapere quando qualcuno è fuori di sé?
R. Da molti segni, particolarmente quando crede in cose del tutto false e
impossibili.
D. Come si comportano le persone sconvolte da umori malinconici?
R. Alcune si ritengono animali selvaggi, altri pensano di avere arti
mostruosi, altri ancora pensano di essere morti e la maggior parte «stando ai
dottori», temono di subire una morte violenta.
D. Un gentiluomo che prega tutto il tempo ha la mente sana? La
preghiera è una forma di pazzia?
R. Pregare continuamente non è un sintomo di pazzia, poiché la
preghiera non è una forma di pazzia.
D. È ragionevole oppure no pensare alla morte? Ed è una buona idea, per
un uomo ragionevole e prudente, prepararsi a essa attraverso la preghiera o
in qualche altro modo?
R. Può essere ragionevole pensare a una morte naturale o violenta, cosí
come lo è prepararsi a essa con la preghiera o con altri mezzi.
D. Coloro che soffrono di umori malinconici sono tutti pazzi?
R. Coloro che soffrono considerevolmente di umori malinconici possono
essere ritenuti pazzi, dato che gli umori malinconici fanno parte di quelle
infermità che, stando a quanto dicono i dottori, attaccano la mente; e chi
soffre di questi umori non può essere ritenuto molto ragionevole, perché