Page 61 - Galileo. Scienziato e umanista.
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Dante abbia fornito questo dato per caratterizzare una regione
                riservata  ai  fraudolenti  avrebbe  dovuto  costituire  un

                avvertimento  per  i  matematici  che  pensavano  di  sfruttare
                l’informazione che il nono fossato ha una circonferenza di 22

                         7
                miglia .  Tale  numero  comporta  un  diametro  di  7  miglia.  Con
                l’informazione  supplementare  che  il  diametro  del  decimo

                fossato, quello piú interno, è di 3,5 miglia, e assumendo che i

                fossati  siano  separati  da  spazi  uguali,  Manetti  calcolò  che  il
                diametro del fossato piú esterno dell’ottavo cerchio fosse pari a

                35 miglia. Il compito di Galileo fu quello di ricavare la mappa
                infernale  da  queste  scarse  indicazioni,  e  dimostrare  «quanto  a

                torto  il  virtuoso  Manetti  ed  insieme  tutta  la  dottissima  e
                nobilissima  Academia  Fiorentina  sia  dal  Vellutello  stata

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                calunniata» . Sarebbe stato doloroso, avvertí Galileo rivolto agli
                accademici:  egli  sarebbe  stato  infatti  costretto  a  ricorrere  a

                termini matematici, a parole latine e greche, lontane dalla pura
                lingua toscana di cui si compiacevano tanto.

                    Nel  progetto  di  Manetti  l’inferno  occupa  un  settore  sferico
                ricavato  ruotando  un  triangolo  equilatero,  con  i  vertici  sulla

                superficie della Terra e al suo centro, attorno alla propria altezza
                presa  come  asse.  Galileo  dimostrò  la  propria  autorità  e

                competenza dichiarando che tale settore non equivale a un sesto

                del  volume  della  sfera,  come  potrebbe  suggerire  la  figura
                corrispondente di un esagono iscritto in una circonferenza, ma –

                come sapeva da Archimede – a un quattordicesimo. L’inferno è
                un cono cavo che taglia la superficie terrestre in un cerchio il

                cui diametro è pari al raggio della Terra r (fig. 2.1). Dante aveva
                fornito le misure, ma non nella Divina Commedia: l’arco AJB,

                centrato  su  Gerusalemme,  è  pari  a  3400  miglia  (r  =  3245
                          9
                miglia) .


                Figura 2.1.

                Il cono dell’inferno. O è il centro della Terra, r il suo raggio, J Gerusalemme; l’arco
                AJB = 3400 miglia. Galileo modifica l’aritmetica considerando la perpendicolare ad
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