Page 503 - Galileo. Scienziato e umanista.
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rimandata. Continuò a lavorarvi, incoraggiato dagli amici e
nonostante la perdita di alcuni manoscritti durante la loro
rimozione preventiva da casa per mano di Bocchineri e di
Aggiunti. Pensò di pubblicare i dialoghi che ne sarebbero
risultati a Venezia, grazie ai buoni uffici del suo vecchio amico
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Fulgenzio Micanzio . Il piano saltò quando questi venne a
conoscenza di una prova terribile della malignità romana:
Micanzio chiese all’inquisitore di Venezia il permesso di
ripubblicare il Discorso intorno alle cose che stanno in su
l’acqua, ma l’inquisitore rifiutò di concederlo; l’ordine veniva
direttamente da Roma. Micanzio rispose che l’ordine riguardava
soltanto gli scritti relativi al sistema copernicano. «No, – gli
disse, – è divieto generale de editis omnibus et edendis»:
riguardava tutti gli scritti pubblicati da Galileo e tutti quelli che
aveva intenzione di pubblicare. Micanzio era indignato di fronte
a questo tentativo di privare la posterità del «maggior progresso
nel filosofare che sia stato fatto da duemila anni in qua».
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Sarebbe stato un «crimine contro l’umanità» .
Micanzio poteva dare una stima di ciò che la posterità
avrebbe perso perché prima di far visita all’inquisitore aveva
ricevuto alcune bozze del nuovo lavoro di Galileo. Espresse la
propria ammirazione con lo stile di uno dei personaggi di un
dialogo galileiano: «È cosa inesplicabile, come da cose triviali,
ma
quotidiane e sotto gl’occhi di tutti, V. S. Ecc. osservi gl’effetti
di natura, e si alzi a speculationi profundissime»; «La novità
delle cose, le ragioni e demostrationi di problemi non piú sentiti,
mi mettono in un nuovo mondo»; «Io non posso satiare
d’ammirare come alla mente di V. S. sia cosí aperto questo libro
della natura, che in ogni cosa trova profondissime e non piú
osservate meraviglie». «[I]l nostro buon P. Maestro Paolo
[aveva ragione quando] soleva dire che Dio e la natura haveva
data un’habilità a V. S. per conoscere li moti, che quello che da
lei non fosse stato investigato [a tal proposito] era
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[in]investigabile all’humanità» . Mentre Micanzio si dava da