Page 493 - Galileo. Scienziato e umanista.
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copernicanesimo divenne un’eresia non per decreto papale, ma
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                per una cattiva impostazione del testo .
                    Non  era  difficile  essere  veementemente  sospettati  di  eresia
                senza  che  si  supponesse  che  il  sospetto  ne  sostenesse  una.

                All’Inquisizione  bastava  notare  che  un  sospetto  avesse  delle
                credenze  e  si  comportasse  in  modi  che,  in  base  alla  sua

                esperienza, spesso sfociavano in un’eresia. Un certo numero di

                illeciti ostacolavano il lavoro dell’Inquisizione: l’aver favorito,
                difeso, consigliato o ricevuto degli eretici; e l’aver apertamente

                negato fondamenti ben noti della fede. La violazione, da parte di
                Galileo,  dell’ammonizione  e  del  precetto,  il  suo  gioco  di

                prestigio  con  l’imprimatur  e  la  sua  difesa  vigorosa  di
                un’opinione condannata lo candidavano come sospetto in questo

                senso.  C’è  un  altro  modo  in  cui  avrebbe  potuto  essere
                considerato  sospetto,  sebbene  la  credenza  che  diede  luogo  ai

                sospetti  non  fosse  un’eresia:  gli  inquisitori  sembrano  a  volte
                aver applicato (o applicato scorrettamente) il termine «eretico»

                a  discorsi  o  azioni  ribelli,  licenziose  o  empie  che  mostravano
                                                                        24
                una tendenza verso un’eresia o un’altra . La disobbedienza di
                Galileo potrebbe essere considerata eretica in questo senso, piú
                ampio.  Ricordiamo  l’osservazione  di  Sarpi  che  la  gerarchia

                romana  era  solita  gridare  all’«eresia»  di  fronte  a  idee  e  a

                comportamenti che non le piacevano.
                    In questa situazione confusa i nunzi potevano concordare sul

                modo  di  minacciare,  ma  non  su  quello  di  consigliare:  quanti
                ritenevano  di  interpretare  correttamente  il  pensiero  di  Urbano

                conclusero  che  egli  era  determinato  a  considerare  il
                copernicanesimo  un’eresia;  altri  poterono  immaginare  che  i

                progressi in campo fisico ed esegetico avrebbero consentito di
                sostenere  tranquillamente  la  concezione  condannata.  A

                differenza  dell’eresia,  infatti,  la  decisione  contra  scripturam
                poteva  essere  emendata.  Il  nunzio  a  Venezia  si  permise  di

                caratterizzare tanto le idee di Galileo quanto quelle presentate
                                                                  25
                nelle Sacre Scritture come opinioni . Sappiamo che né Grassi
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