Page 48 - Galileo. Scienziato e umanista.
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dell’arrivo di due cavalieri inviati da Goffredo per ricordare a
                Rinaldo i suoi doveri, contiene questi versi: «Langue per vezzo,

                e ’l suo infiammato viso | Fan biancheggiando i bei sudor piú
                vivo».  Galileo:  «Non  ho  mai  visto  biancheggiare  i  sudori,  se

                                                                      82
                non  intorno  a  i  testicoli  de  i  cavalli» .  Aveva  da  dire  anche
                sulle descrizioni esplicite di Ariosto, e non si faceva scrupoli a

                riscrivere distici del Furioso per eliminare ogni riferimento alle
                                                                               83
                cosce di una ragazza o a un bacio sulla bocca .
                    Un  critico  solitamente  affidabile  ha  concluso  che  «Galileo

                non ha mai conosciuto i sogni dell’amore». La stessa autorità ha
                trovato  prove  di  come  Galileo  abbia  mostrato  un  profondo

                intuito  della  psicologia  femminile  in  una  delle  sue  postille
                all’Ariosto.  Angelica,  bisognosa  di  una  scorta  maschile,  è

                costretta a scegliere tra Orlando e il re dei Circassi. Sceglie il re,
                non  per  la  sua  posizione  sociale,  ma  perché  ritiene  di  poterlo

                controllare  piú  facilmente  di  quanto  non  potrebbe  fare  con  il
                supereroe. Galileo: «Costume feminile mirabilmente espresso; e

                questa è una delle cause per le quali par che le donne per lo piú
                anteponghino a personaggi di grande stima gente di piú bassa

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                condizione» .  Sembra  piuttosto  la  generalizzazione  immatura
                di un giovane appena piantato dalla propria ragazza. Il fatto che

                Galileo fosse stato respinto in questo modo potrebbe spiegare la

                sua ammirazione per il comportamento del feroce Rodomonte
                quando Doralice lo pianta in asso per Mandricardo. Rodomonte

                prega  quindi  che  il  re  Agramante,  suo  amico,  che  aveva
                condiviso  e  sostenuto  la  sua  scelta,  potesse  perdere  il  proprio

                regno, cosí che Rodomonte potesse restituirglielo, «e gli faccia
                veder ch’un vero amico | a dritto e a torto esser dovea preposto, |
                                                                           85
                se  tutto  il  mondo  se  gli  fosse  opposto» .  Forse  è  esagerato
                immaginare  Galileo  come  Rodomonte  e  il  padre  (o  i  fratelli)

                della ragazza che lo aveva forse lasciato come Agramante.
                    Oltre  all’invenzione,  le  critiche  di  Galileo  mostrano  una

                preoccupazione  costante  per  la  verosimiglianza.  È  difficile
                seguire  una  trama  se  accade  continuamente  qualcosa  di
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