Page 47 - Galileo. Scienziato e umanista.
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e  finalmente  ripiena  di  cose  rare,  preziose,  maravigliose,  e  di
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                tutta  eccellenza» .  Dal  che  possiamo  dedurre  che  Galileo
                apprezzasse  la  creatività,  quando  produceva  cose  grandiose  e
                belle. Meraviglie banali o stranezze insolite non avevano per lui

                alcun  significato.  Avrebbe  osservato  questo  principio  tenendo
                per sé scoperte piccole o parziali fino a quando il telescopio non

                gli  avesse  rivelato  le  piú  grandi  meraviglie  del  tempo,  e

                raccomandando  come  stupefacenti  alcune  delle  sue  migliori
                scoperte geometriche e speculazioni cosmologiche.

                    Anche  l’amore,  sia  fisico  sia  impegnato,  occupa  spesso  i
                pensieri  di  Galileo.  Obietta  alla  maggior  parte  delle  scene

                d’amore di Tasso che i protagonisti non hanno la minima idea di
                che cosa devono fare. Il grande campione Tancredi, chiamato a

                combattere  con  il  feroce  eroe  musulmano  Argante,  si  arresta
                lungo la strada folgorato dalla bellezza della guerriera Clorinda.

                Galileo  obietta:  «Dio  mi  dia  pacienza  con  questo  omo!  Ah,
                Tancredi vigliacco, questi son gli atti eroici che tu fai! ah, esser

                preposto  a  gli  altri  per  dover  andar  a  reprimere  l’audacia
                d’Argante,  esserli  affronte,  e  in  cambio  d’andarlo  affrontare,

                fermarsi  a  far  l’amore!  Oh  che  eroi!  E  forse  che  non  aveva
                scelto un bel luogo di vagheggiare la dama! non poteva esser

                lontano da lei manco di mezzo miglio […] Ah, Dio, Sig. Tasso,

                eh questi sono i vostri eroi? […] E voi, messer Ariosto, fate che
                al  primo  suon  di  corno  Mandricardo  salti  del  letto,  dove  era
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                nudo con Doralice» . Il successivo atto amoroso di Tancredi si
                traduce in alcuni grugniti e porta all’inconsapevole uccisione di

                Clorinda, e quindi nella resa dell’eroe, gravemente ferito, alla
                casta  Erminia,  certo  piú  brava  nelle  cure  che  nell’approccio
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                amoroso .
                    Tasso era in grado di scrivere scene d’amore, che si diceva

                fossero  tratte  dalla  sua  stessa  esperienza.  Una  di  queste  –  lo
                scambio di tenerezze tra Armida e Rinaldo, prigioniero d’amore

                per lei – ha ispirato molti dipinti e almeno un’opera. La scena
                che  si  svolge  nel  giardino  dei  piaceri  di  Armida,  poco  prima
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