Page 42 - Galileo. Scienziato e umanista.
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3.1. Intuizioni critiche.
Al culmine della disputa su Dante, gli esperti accademici
fiorentini si assunsero l’incarico di giudicare i meriti relativi di
Ariosto e di Tasso. L’Orlando furioso, pubblicato in prima
edizione nel 1516 e in quella definitiva nel 1532, era un
prodotto dell’alto Rinascimento, del tempo di Raffaello,
Michelangelo e Machiavelli. Viola pressoché tutte le regole
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aristoteliche tranne il principio del piacere . Il Furioso è un
misto di mitologia greca e di idilli medioevali e, in quanto alla
magia, di Harry Potter e de Il signore degli anelli, e di questi è
piú ricco di episodi che non fanno avanzare la sua trama, già
difficilmente comprensibile. Per l’invenzione ha pochi rivali:
pozioni magiche e loro rimedi, incantesimi e antidoti, cavalieri
coraggiosi e belle fanciulle a profusione, amore cortese e amore
carnale, draghi, duelli e battaglie, tornei e amazzoni. È
attraversato da un’ironia che riduce i cavalieri troppo virtuosi, le
fanciulle troppo belle e i maghi infingardi ai loro equivalenti
umani. Un maestro della soap opera e della suspence, Ariosto
interrompe bruscamente un combattimento all’ultimo sangue,
una seduzione, un naufragio, una fuga all’ultimo secondo per
ritornare a una situazione ugualmente carica di tensione che
aveva lasciato in sospeso un migliaio di versi piú sopra. «Prima
di lui che se n’andò in buon punto, | e poi dirò come il guerriero
inglese | tornasse con piú tempo e piú fatica | al magno Carlo et
alla corte amica»; «Ma troppo è lungo ormai, Signor, il canto, |
e forse ch’anco l’ascoltar vi grava: | sí ch’io differirò l’istoria
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mia | in altro tempo che piú grata sia» . Due di queste storie
daranno un’idea del ritmo e dell’allegria di tutto l’insieme.
Mentre quello sciocco di Ariosto, pazzo d’amore, scompare per
diverse migliaia di versi, la sua amata Angelica ha molte
avventure con uomini e con mostri. In una di queste, che piú
tardi avrebbe ispirato un famoso dipinto di Ingres, un gruppo di
scozzesi terrorizzati la lega nuda a una roccia, per placare la