Page 449 - Galileo. Scienziato e umanista.
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rimane  ferma  mentre  i  cieli  girano,  «cosí  come  richiesto  dai
                sacri Padri»     157 .

                    Il  libro  non  fece  una  grande  impressione  ai  Galileisti.
                Conosciamo la reazione di Castelli: «[sono] stomaccatissimo di

                quel poco che io lessi, pieno di ignoranza, gonfio di superbia e
                avvelenato di rabbia». E aggiunse, parlando dal punto di vista

                dell’entourage di Urbano, di non poter sopportare l’esibizione di

                Scheiner dei propri rapporti di confidenza con tutti gli arciduchi
                dell’universo      158 .  I  ponderosi  volumi  della  Rosa  Ursina  si

                rivelarono  un  peso  maggiore  per  Scheiner  che  non  per  il  suo
                nemico.  Il  primo  patrono  del  libro,  il  cardinale  Alessandro

                Orsini, morí prima della sua pubblicazione; Paolo Giordano II
                Orsini, che era stato e forse era ancora un amico di Galileo, ne

                sostenne  le  spese  di  pubblicazione.  Lo  considerava  un
                investimento  in  vista  delle  vendite;  ma  poche  persone  si

                interessavano abbastanza delle macchie solari e dei litigi su di
                esse da comprarsi 800 pagine in latino sull’argomento. La Rosa

                Ursina  fu  un  fallimento  commerciale  e  Scheiner  rimase
                indebitato  per  molti  anni;  dopo  essersene  lamentato  per  dieci

                anni  con  il  generale  Vitelleschi,  si  liberò  da  gran  parte  del
                debito vendendo i propri strumenti scientifici                 159 . Il successore di

                Vitelleschi, Vincenzo Carafa, non ebbe pazienza con il povero

                Scheiner: liberati dei tuoi averi! Brucia le lettere che hai scritto
                sulle  mancanze  altrui          160 !  Obbedisci!  Scheiner,  a  77  anni,

                ricevette queste umilianti direttive dopo essere stato un illustre
                membro dell’Ordine per oltre mezzo secolo.

                    Durante  il  periodo  da  lui  trascorso  a  Roma,  a  capo  del
                Collegio Romano era Grassi: Scheiner conosceva tutta la storia

                della persecuzione di cui era stato fatto oggetto da Galileo, fin
                dall’inizio, poiché l’arciduca Leopoldo gli aveva mandato una

                copia del Discorso delle comete, che gli era stato dedicato da
                Galileo-Guiducci. Grassi, a sua volta, seguí tutta la disputa sulle

                macchie solari, e senza dubbio simpatizzò con Scheiner, di cui
                conosceva  i  contributi  fin  troppo  bene:  aveva  infatti  letto
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