Page 446 - Galileo. Scienziato e umanista.
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sulla verità» vennero accolti con il medesimo silenzio che
trovarono i suoi doni e le sue concessioni 143 .
Quando l’illustre e brillante matematico si degnò di
rispondere, nel Saggiatore, Scheiner aveva imparato abbastanza
l’italiano per leggere e comprendere completamente gli insulti
di Galileo, traendone altrettanta irritazione. Fu furioso per
l’insinuazione di aver plagiato l’opera di Galileo sulle macchie
solari («Apelle […] accusato di ignobile ladrocinio!»), e
addolorato di fronte al netto rifiuto, da parte di Galileo, di una
delle sue migliori scoperte, ritenuta banale ed errata
(«[Scheiner] esposto alla derisione e al puerile disprezzo!») 144 .
Aveva annunciato la propria scoperta – il fatto che la rifrazione
dovuta all’atmosfera schiaccia il Sole facendogli assumere una
forma ovoidale quando si avvicina all’orizzonte – in uno dei
suoi libri, Sol ellipticus (1615), che aveva dato a Galileo in
segno di collegialità, non ricambiata 145 . A Galileo non piacque:
mostrava infatti qualcosa di importante che egli aveva mancato
di osservare durante le proprie ricerche sul Sole. Ringraziò
quindi Scheiner nel Saggiatore qualificando tale effetto come
un caso banale di schiacciamento dovuto a una vista di scorcio,
dato che l’osservatore si trova spostato rispetto al centro della
nostra atmosfera: «tutto il misterio non ricerchi maggior
profondità di dottrina che l’intender per qual ragione un cerchio
veduto in maestà ci paia rotondo, ma guardato in iscorcio ci
apparisca ovato» 146 . Ancora una volta Galileo era passato dalla
fisica alla geometria, buttando il bambino con l’acqua sporca 147 .
E ancora una volta la sua incapacità ad apprezzare la posizione
difficile di un gesuita che lottava per introdurre nuova
conoscenza lo portava a trasformare in nemico un potenziale
alleato.
La continua esposizione delle macchie solari da parte di
Scheiner, oltre a una certa capacità di pensare in modo libero
alle conseguenze cosmiche che queste comportavano, lo
mettevano nella posizione di meritare piú comprensione che