Page 406 - Galileo. Scienziato e umanista.
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Saggiatore. Stelluti ne fu testimone, in una libreria. Grassi era
un nemico temibile: scaltro, acuto, coraggioso, tutte qualità che
aveva dimostrato ambientando nell’antica Roma la propria
opera sui santi della Compagnia di Gesú, cosí come anche nel
progetto che aveva realizzato per la chiesa alle spalle del
Collegio Romano. Oggi la caratteristica piú interessante di
Sant’Ignazio, agli occhi della maggior parte dei turisti, è la sua
finta cupola, dipinta sul soffitto piatto della chiesa. Grassi non
aveva però progettato l’enorme trompe l’oeil su tela a
completamento del proprio capolavoro, ma un’enorme cupola
che avrebbe impedito che la luce del mattino arrivasse alla
biblioteca dei domenicani e avrebbe superato la cupola di
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Sant’Andrea della Valle, la chiesa dei teatini . Significava farsi
troppi nemici potenti in una volta sola. Avrebbe risposto al
Saggiatore? Galileo chiese a Guiducci di scoprirlo, ma Grassi
ribaltò la situazione rivolgendosi allo stesso Guiducci,
dichiarando il proprio desiderio di cessare le ostilità e ricevendo
l’informazione che Galileo era piú attaccato che mai alla propria
teoria delle maree. In cambio, Grassi disinformò Guiducci,
confidandogli che avrebbe risposto al Saggiatore senza
sollevare alcuna nuova questione. Galileo si sentí superato in
astuzia; Ciampoli gli consigliò di non consegnare la
provocatoria lettera a Ingoli; i lincei romani, che
comprendevano ora anche Guiducci lo scrittore, tennero le
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questioni galileiane in sospeso .
La risposta di Grassi mise in campo elementi nuovi e
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preoccupanti . Suggeriva infatti che la discussione galileiana
delle qualità primarie e secondarie lo impegnava nei confronti
dell’atomismo, e dunque con una teoria incompatibile con i
canoni tridentini relativi al sacro sacramento dell’eucaristia.
Ecco i primi due canoni, tradotti dal latino barocco:
Canone 1. Se qualcuno negherà che nel santissimo sacramento
dell’eucaristia è contenuto veramente, realmente, sostanzialmente il corpo e