Page 392 - Galileo. Scienziato e umanista.
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conferma  della  vicinanza  dei  Barberini  all’Accademia  e  al
                rispetto del nuovo regime nei confronti della cultura, Francesco

                cortesemente  accettò.  Oltre  alla  solidarietà,  il  cardinale  nipote
                nominò  la  lince  Cassiano  dal  Pozzo,  uno  dei  curatori  del

                Saggiatore,  come  suo  segretario  particolare  e,  dato  che  Dal
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                Pozzo era un colto botanico, come suo capo giardiniere .
                    Gli amici che andarono a omaggiare Urbano non tornarono a

                casa a mani vuote: sebbene infatti sostenesse di avere ben poco
                da conferire, la morte dei cardinali martirizzati durante l’ultimo

                conclave liberò una quantità considerevole di beni che era ora
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                possibile  ridistribuire .  Fra  i  vecchi  amici  ricompensati  in
                questo  modo  c’era  Giovan  Battista  Strozzi,  che  ricavò  un
                doppio  beneficio  dalla  propria  visita  in  Vaticano:  il  papa  gli

                diede  una  pensione  di  300  scudi  e  una  cifra  analoga  Strozzi
                sottrasse  anche  al  proprio  protetto  Ciampoli,  di  cui  non

                approvava  lo  sfarzoso  stile  di  vita  sotto  il  nuovo  regime.
                Ciampoli  si  oppose  a  questa  riduzione,  non  perché  avesse

                bisogno di denaro, ma perché dipendeva interamente da Urbano
                e  dalle  poche  centinaia  di  scudi  che  riceveva  come  canonico

                della  Basilica  di  San  Pietro.  E  Urbano  non  era  affidabile  al
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                cento percento .
                    Un  altro  vecchio  amico  che  venne  a  presentare  i  propri

                rispetti e a raccogliere il premio che gli spettava era Buonarroti
                che,  come  Strozzi,  giudicava  la  nuova  corte  colpevole  di

                qualche eccesso. «Musiche sempre, e sempre poesie, | musiche
                e poesie mattina e sera, | musiche ogni stagione e ogni die»; «Al

                canto  de’  ranocchi  |  prima  assordar  pe’  fossi  e  pe’  pantani  |
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                vorrò che piú sentir bassi e soprani» . Molte delle poesie dello
                stesso Urbano figuravano, come una sorta di rumore di fondo, in
                allestimenti  di  Johannes  Kapsberger,  il  liutista  che  scrisse  la

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                musica per l’opera di Grassi . Il papa divenne eccessivamente
                orgoglioso  dei  propri  versi:  come  scrisse  ancora  Buonarroti,

                «Vo dal Papa e mi getto in ginocchioni, | et ei mi benedice e fa
                rizzarmi, | poi mi recita cento de’ suoi carmi, | parafrasi di salmi
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