Page 378 - Galileo. Scienziato e umanista.
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qualcosa di meglio da fare: la cosa migliore è comportarsi in
modo da meritarsi il paradiso, «che all’hora in un punto ci
chiariremo d’ogni cosa» 171 .
In attesa di questa illuminazione, Cesi stimolò Galileo a
rispondere alla Libra di Grassi, e a farlo velocemente, prima che
quell’ignorante pensasse che il Collegio Romano aveva
sconfitto la grande lince e distrutto la presunzione degli altri.
Ciampoli era il piú insistente, prevedendo un nuovo e pungente
botta e risposta, «sapendosi hora mai universalmente che dalla
mano sua non escono se non gioie pretiose, che sono incognite a
gl’altri» 172 . Le linci letterarie si incontrarono per discutere le
modalità della risposta – se per mano di Guiducci o di un altro
discepolo, o in forma di lettera a una terza persona. Sebbene
Galileo si sia preso tempo (circa due anni, contro le sei
settimane di Grassi), non fu riluttante a intraprendere una strada
che avrebbe riportato la difesa del suo amor proprio in linea con
i desideri dei suoi amici e sostenitori. Seguí il loro consiglio di
perseguire Sarsi, anziché il Collegio Romano, e di scegliere
Cesarini quale corrispondente. Ma non riuscí a trattenersi dal
ricorrere a quel «mordente» che i curatori lincei non potevano
sperare di eliminare. Questo ci ricorda, ancora una volta, quanto
provinciale, o peninsulare, fosse la visione di Galileo: poteva
parlare dell’universo, ma si sarebbe rivolto comunque a qualche
dozzina di alti letterati italiani di cui avrebbe apprezzato il
giudizio positivo 173 .
3.2. Una bilancia sbilanciata.
Il Saggiatore è un poema eroico in prosa, una «Sarseide»,
una lunga storia del bene contro il male, del buono contro il
malvagio, del candore contro l’inganno. È anche la derisione, o
parodia, dell’analisi scolastica del testo aristotelico, divisa in 53
passi del testo originale seguito, ognuno, da un lungo commento
scritto con lo stile vivace dei dibattiti messi in scena da Galileo
per il divertimento dei letterati a Firenze e a Roma. Mentre Sarsi