Page 374 - Galileo. Scienziato e umanista.
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«non è in alcun modo permesso a noi cattolici»                       162 . Il secondo
                esame trovò la nozione aristotelica di esalazione, fatta propria

                da Galileo, la sua assimilazione delle comete agli arcobaleni, e
                il suo rimando alla rifrazione per dar conto della piegatura delle

                code  delle  comete,  come  carenti  sul  piano  dell’ottica  e  dei
                principî fisici. Il ragionamento di Grassi gli consentí ancora una

                volta di far calare la propria bilancia su una ferita aperta: «Se la

                Terra non è mossa, il moto retto [di Galileo] non si accorda con
                le osservazioni della cometa; ma è certo, per i cattolici, che la

                Terra  non  si  muove».  Non  si  trattava  di  accusare  Galileo  di
                disobbedienza o di infedeltà, ma di qualcosa di molto peggio:

                incoerenza,               fraintendimento                 e           incompetenza
                nell’argomentazione logica            163 .

                    Il  terzo  esame  valutò  gli  argomenti  contro  la  fisica
                aristotelica accantonati, en passant, da Galileo-Guiducci. «Tutto

                ciò  che  desidero  qui  non  è  che  sostenere  le  conclusioni  di
                Aristotele», nient’altro. «Non mi attarderò sulla questione se le

                osservazioni  di  quel  grand’uomo  siano  vere  o  false».  La
                principale conclusione in questione derivava dall’assunto che la

                superficie concava della sfera della Luna (non la Luna stessa,
                ma  l’orbe  ipotetico  che  i  peripatetici  si  erano  inventati  per

                sostenerla)  potesse  trascinare  con  sé,  durante  la  rotazione,  il

                fuoco e l’aria immediatamente sottostanti. Né Grassi né Galileo
                credevano nell’esistenza dell’orbe su cui disputavano i loro due

                avatar mascherati; essi supponevano tuttavia, per ipotesi, che il
                suo  effetto  sul  fuoco  potesse  essere  simulato  da  quello  di  un

                corpo  rotante  sulla  fiamma  di  una  candela,  o  di  una  foglia
                sospesa su di esso o nei pressi di esso. La fiamma o la foglia

                tremerebbero? Galileo: no, o molto debolmente se la superficie
                del corpo è ruvida; Grassi: sí, e si può supporre che l’inesistente

                orbe  sia  leggermente  ruvido,  dato  che,  come  Galileo  stesso
                aveva scoperto, la Luna stessa è coperta di rugosità. Inoltre, la

                spiegazione  data  da  Galileo  per  le  macchie  solari  come  un
                materiale  simile  a  nuvole  che  gira  insieme  al  Sole  dava  per
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