Page 372 - Galileo. Scienziato e umanista.
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Era ammalato, imbavagliato, frustrato, malinconico, irrazionale.
                Mai capace di sfumare l’asprezza del proprio carattere, Galileo

                mise  gli  astronomi  esperti  della  Compagnia  di  Gesú  insieme
                agli  Horky  e  ai  Delle  Colombe.  Come  aveva  osservato

                Aristotele,  e  Cesi  aveva  riecheggiato  in  una  recente
                dichiarazione circa gli scopi che l’Accademia da lui fondata si

                prefiggeva,  «sí  propria  dell’huomo  […]  è  l’acquisto  della

                sapienza»:  cercavano  la  conoscenza  eppure  obbedivano  agli
                ordini di superiori ignoranti, quasi fossero pesi morti cui fosse

                impedito con la forza di tendere verso il centro della Terra. Il
                vero indagatore della natura, libero – come Cesi sperava di aver

                fatto  con  le  linci  –  da  vincoli  artificiali,  cosí  che  fossero  in
                grado  di  realizzare  appieno  la  propria  natura,  «senz’essere

                necessitati a giurar ne’ detti del precettore»              158 .
                    La  seconda  considerazione  è  che  il  comportamento  di

                Galileo non fu irrazionale, ma attentamente calcolato. Rispose a
                Grassi  non  perché  filosofo,  costruttore  di  mondi  o  profeta

                frustrato, ma in quanto «competente uomo di corte». Per ridurre
                al  proprio  livello  la  Compagnia  di  Gesú  e  i  suoi  molti

                matematici,  sparsi  qua  e  là  sulla  Terra,  Galileo  elaborò  una
                teoria che eliminava uno dei vantaggi che avevano su di lui: se

                le  comete  fossero  esenti  da  parallasse,  Grassi  non  trarrebbe

                alcun  vantaggio  dagli  osservatori  della  Compagnia  che  si
                trovavano  in  punti  molto  lontani  fra  loro.  Lanciare  sfide

                aggressive  per  spingere  un  individuo  al  confronto  personale
                scombussolò  completamente  Grassi,  che  sarebbe  caduto  nella

                trappola  e  avrebbe  cercato  di  rispondere  in  termini  cordiali,
                poiché  anch’egli  faceva  parte  di  una  rete  di  rapporti

                clientelari   159 . La preoccupazione da parte di Galileo di perdere
                prestigio di fronte ai propri sostenitori, potrebbe aver aumentato

                quella, già molto forte, per la sua reputazione. L’idea ingegnosa
                che egli abbia potuto proporre la propria teoria delle comete con

                l’obiettivo  preciso  di  distruggere  il  valore  delle  osservazioni
                parallattiche  dei  gesuiti,  e  non  perché  la  ritenesse  probabile  o
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