Page 373 - Galileo. Scienziato e umanista.
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perché  concordasse  con  la  teoria  copernicana  cosí  come  era
                stata interpretata da Keplero, può essere piú machiavellica che

                galileiana.
                    Ci fu un’altra fase dello scambio tra Grassi e Guiducci prima

                che Galileo affondasse il colpo finale, retoricamente parlando,
                del  1623.  Grassi  propose  di  pesare  Galileo-Guiducci  con  una

                Libra  astronomica  ac  philosophica  («Bilancia  astronomica  e

                filosofica»), e per proteggere sé stesso e i gesuiti dall’inevitabile
                replica  finse  che  ne  fosse  autore  il  proprio  studente  «Lotario

                Sarsi Sigensano». Guiducci-Galileo capirono subito che dietro a
                questo  ovvio  (ma  imperfetto)  anagramma  si  celava  «Oratio

                Grassi  Salonensi»:  Grassi  non  era  infatti  di  Salona,  ma  di
                Savona; e Salona è molto simile, ortograficamente parlando, a

                Salone, un’antica località famosa per i suoi maiali. Era difficile
                resistere al gioco retorico fra «Grassi» e i maiali, ma dopo un

                tentativo  Guiducci  decise  di  risparmiare  l’insulto  a  Grassi  e
                replicare a Sarsi come se questi esistesse davvero                   160 .

                    Sarsi fece tre pesate, o «esami», con la propria bilancia. Nel
                primo  esame  mise  da  parte  Guiducci  come  una  pura  facciata:

                era  un  semplice  Sarsi,  come  anche  lui  stesso.  Galileo  invitò
                copie del libro di Guiducci come se fosse suo, e alcuni di coloro

                che lo ricevettero,  tra i  quali l’arciduca  Leopoldo, risposero  a

                Galileo come autore          161 . Il primo esame forní anche un saggio
                delle  maniere  e  dei  metodi  di  Galileo.  Quanto  alle  maniere:

                «preferisci  di  gran  lunga  perdere  un  amico  che  una
                discussione».  Touché.  Quanto  ai  metodi,  Sarsi  osservò  con

                molta  chiarezza  che  l’argomento  della  parallasse,  portando  la
                matematica  contro  Aristotele,  avrebbe  dovuto  far  piacere  a

                Galileo; che il telescopio non operava sulle stelle come Galileo
                pensava  facesse;  e  che  la  sua  affermazione  a  proposito  della

                «causa» mancante dei moti apparenti delle comete non era che
                una  posa.  Poi,  affondando  il  coltello  nella  piaga  inflitta  a

                Galileo dall’Inquisizione, Sarsi ricordò che salvare i fenomeni
                come  aveva  fatto  Keplero,  attraverso  cioè  una  Terra  in  moto,
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