Page 366 - Galileo. Scienziato e umanista.
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matematici del Collegio Romano che si erano detti d’accordo
con la sua lezione non potevano essere migliori di lui:
«contentinsi gli altri che noi possiamo sospettare della fermezza
de’ fondamenti de’ lor principî, e di essi con ragione far quel
giudizio ch’essi di noi avevan fatto senza ragione» 143 . Quale
ragione? La stravaganza dell’accusa suggerisce che il principale
motivo che aveva Galileo per attaccare Grassi era quello di
ripagare i matematici della Compagnia di Gesú per averlo
abbandonato nel 1615.
Galileo-Guiducci procede al giudizio. Come al solito,
Aristotele subisce le conseguenze dei propri errori su comete,
fuoco, esalazioni, meteore, orbi e orbite, sebbene di tutto questo
non si faccia alcun cenno nella lezione di Grassi. Tycho, il
grande Tycho, che fu il primo ad aver persuasivamente
applicato le misure della parallasse alle comete, è uno stupido,
un disattento, inescusabile anche se «di mediocre senso»: il suo
è un discorso «diametralmente opposto al vero»; Grassi è un
imbroglione, oltre che uno stupido: ha ricavato la posizione di
un pianeta dalla sua parallasse e la sua orbita per proiezione,
confermando poi i risultati con argomentazioni di tipo fisico;
dobbiamo però respingere tutto questo, da cima a fondo, perché
egli non ha dimostrato, una volta per tutte, «che tutte le altre
possibilità [sono] vane e fallaci» 144 . Ciò significava erigere
contro Grassi il medesimo, impossibile principio di
dimostrazione che Barberini aveva invitato Galileo a fornire, e
che Bellarmino aveva utilizzato contro il copernicanesimo.
Galileo-Guiducci propose un modello che sicuramente non
avrebbe superato il test Barberini-Bellarmino: descriveva la
cometa come un’esalazione della Terra che si sviluppa lungo
una linea retta verso il punto allo zenit della sorgente,
muovendosi a velocità costante; una volta raggiunta un’altezza
sufficiente, brilla nel cielo notturno riflettendo i raggi solari.
Questa nuova applicazione della vecchia (e sbagliata) teoria di
Galileo relativa alla nova del 1604 aveva il duplice vantaggio di