Page 363 - Galileo. Scienziato e umanista.
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associate  fra  loro,  possono  ancora  essere  ammirate  oggi:
                Sant’Ignazio a Roma e l’opera in un CD pubblicato nel 2003                         135 .

                    La lezione sulla cometa, pubblicata da Grassi all’inizio del

                1619,  era  ben  temperata,  competente,  utile  e,  forse,  un  po’
                audace, poiché asseriva – contro Aristotele – in modo diretto e

                non ipotetico che le comete sono oggetti celesti. Nella giocosa,
                artefatta retorica tanto apprezzata dai membri della Compagnia,

                Grassi osservò che la cometa del 1618 costituiva la prima novità
                proveniente  dal  cielo  dal  tempo  di  quelle  annunciate  dal

                messaggero  celeste  –  senza,  tuttavia,  fare  il  nome  del
                messaggero       136 . Al suo posto si accennava a Tycho, suggerendo

                che  la  cometa  occupasse  un’orbita  compresa  tra  la  Luna  e  il
                Sole.  Per  sostenere  queste  conclusioni  egli  osservò  che  se  si

                fosse trattato dell’esalazione sublunare in fiamme di cui aveva

                parlato  Aristotele,  avrebbe  dovuto  consumare  un’incredibile
                quantità  di  carburante  per  conservare  le  dimensioni  indicate
                dalla  parallasse,  che  andava  svanendo.  Inoltre,  come  le  stelle

                fisse,  essa  non  mostrava  alcun  ingrandimento  alla  lente  del

                telescopio, o un ingrandimento molto ridotto: un effetto dovuto,
                disse  Grassi,  alla  distanza.  Ritenne  quest’argomentazione

                sufficientemente  importante  e  controversa  da  aggiungere  che
                chi non l’avesse accettata aveva prestato scarsa attenzione nei

                confronti  dei  principî  dell’ottica.  Ancora  una  volta,  nessun
                riferimento a Galileo – che, comunque, centrando su sé stesso le

                orbite       di     tutti,     avrebbe        letto      l’osservazione           come
                un’insinuazione  del  fatto  che  non  sapesse  in  che  modo

                funzionasse il proprio telescopio             137 . Per il resto, la lezione non
                dogmatica di Grassi non conteneva nulla che potesse suscitare

                l’ira di Galileo     138 .
                    Galileo  non  era  di  buon  umore  quando  ne  ricevette  una

                copia.  Era  stato  malato  per  tutto  l’inverno,  cosí  come  lo  era
                stato anche l’inverno precedente: in estate aveva compiuto un

                pellegrinaggio  a  quella  che  era  stata  la  casa  della  Vergine  a

                Loreto, lasciando anche un ex voto, ma questo non lo restituí
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