Page 345 - Galileo. Scienziato e umanista.
P. 345

la voluntas di Dio) come una sorta di vincolo legale all’attività
                filosofica. L’idea non era nuova, dato che risale almeno ai tempi

                di  Adamo,  che  la  ricevette  dall’arcangelo  Raffaele:  chiudi  il
                libro  della  natura,  consigliò  Raffaele  ad  Adamo,  dopo  aver

                calcolato i mesi, gli anni e le stagioni, perché Dio non premierà
                ulteriori ricerche.




                      Il massimo Architetto con molta saggezza decise
                      di tenerlo nascosto all’uomo e all’angelo,

                      e di non divulgare i suoi segreti a chi vorrebbe

                      indagarli, e dovrebbe piuttosto ammirarli.
                      Perché se sono inclini a trarre congetture, Egli ha lasciato
                      la fabbrica del cielo a quello loro dispute, forse

                      per poter ridere, in seguito, di quelle loro opinioni

                      cosí improbabili e strane  86 .


                    Le  congetture  di  cui  Dio  sorride  non  sono  eresie.  Il

                volontarismo  di  Barberini  non  consentiva  che  la  teoria

                copernicana fosse vera o falsa; tanto Galileo quanto i consultori
                del  Sant’Uffizio  sbagliarono  a  considerarla  qualcosa  di  piú  di
                una semplice ipotesi.

                    Barberini  sapeva  che  Galileo  aveva  intrattenuto  idee

                pericolose sulla questione. Nel Discorso intorno alle cose che
                stanno  in  su  l’acqua  avrebbe  scoperto  che  Galileo  aveva

                ricercato la «vera, sola, propria ed assoluta causa» dei fenomeni
                           87
                naturali . Se avesse letto anche Istoria e dimostrazioni intorno
                alle macchie solari del suo amico avrebbe imparato che neppure
                l’Onnipotente avrebbe potuto far apparire le macchie tali e quali

                con  una  modalità  differente  da  quella  indicata  da  Galileo,
                                                                                                      88
                essendo tutte le altre «impossibili e contradizioni manifeste» .
                Con  cristiana  carità  Barberini  si  incaricò  di  informare  Galileo
                del  carattere  ipotetico  di  tutte  le  affermazioni  relative  alla

                conoscenza naturale. La loro conversazione, svoltasi nel 1615 o
   340   341   342   343   344   345   346   347   348   349   350