Page 344 - Galileo. Scienziato e umanista.
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decisive. Dato che i papi possono avere il potere di proclamare
                eretica  una  posizione,  il  coinvolgimento  e  l’approvazione,  da

                parte di Paolo, nelle vicende del 1616 diedero credito all’idea
                che  la  Chiesa  cattolica  romana  avesse  dichiarato  eretica  la

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                cosmologia copernicana .
                    Questo non sembra essere stato il modo in cui sia il maestro

                del Sacro Palazzo sia la Congregazione dell’Indice intesero la

                situazione.  Nessuno  di  loro  fece  cenno  alcuno  a  eresie  nel
                descrivere  le  colpe  della  posizione  copernicana.  Uno  dei

                membri della Commissione, Maffeo Barberini, potrebbe essersi
                opposto  all’idea  stessa  di  applicare  una  qualsiasi  sanzione:

                «Non fu mai nostra intenzione, – disse vari anni dopo, usando il
                plurale che si addice a un papa, – e se fosse toccato a noi, non si

                sarebbe  fatto  quel  Decreto».  Barberini  guardava  al  sistema
                copernicano da un punto di vista che non lo rendeva neppure

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                suscettibile di essere eretico .  Doveva  questa  intuizione,  o  la
                sua  conferma,  a  «il  mio  Bellarmino»,  il  suo  consulente

                teologico Agostino Oreggi. Come Bellarmino, Oreggi credeva
                che quando la Bibbia parlava del mondo naturale la sua parola

                fosse legge; quando non ne parlava, come nel caso della natura
                della  luce  che  brillava  prima  della  creazione  del  Sole,  siamo

                liberi di speculare, ma non oltre questo. Dio non ha chiesto il

                parere dell’uomo per la creazione: «Dov’eri tu [Giobbe] quando
                io  ponevo  le  fondamenta  della  Terra?  Dillo,  se  hai  tanta

                intelligenza! Chi ha fissato le sue dimensioni, se lo sai, o chi ha
                teso su di essa la misura? Dove sono fissate le sue basi o chi ha

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                posto la sua pietra angolare […]?» . Oreggi-Barberini capirono
                che non possiamo decifrare il piano di Dio piú di quanto non

                abbia potuto fare Giobbe. Nella Sua onnipotenza, Dio avrebbe
                potuto fare e rifare il mondo in mille modi diversi, che noi non

                riusciamo  neppure  immaginare.  Non  potremo  mai  sapere  con
                sicurezza come lo fece o come lo fa tuttora.

                    Barberini, che era un giurista e non un teologo, adottò questa
                forma eccessiva di volontarismo (chiamata cosí per sottolineare
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