Page 288 - Galileo. Scienziato e umanista.
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scritte nel novembre e nel dicembre del 1611. Welser le
pubblicò nel gennaio del 1612, con una bella incisione
vagamente raffigurante le macchie su piccoli cerchi, che
rappresentavano il Sole. Le dimensioni di queste raffigurazioni
(avevano quasi tutte un diametro di 2,5 cm) non consentivano di
indicare molti dettagli e appoggiavano quindi la proposta di
Scheiner, desideroso di rimanere fedele ad Aristotele, che le
macchie erano gruppetti di piccole stelle che giravano intorno al
Sole. Questo avrebbe spiegato il loro comparire e svanire alla
vista, il loro moto lungo linee sostanzialmente rette e, a causa
dell’opacità che si pensava contraddistinguesse le stelle di
piccole dimensioni, il modo in cui esse apparivano agli
osservatori: Scheiner le vedeva infatti come un’oscurità
uniforme sullo sfondo di spazi bianchi. Egli quindi assimilò le
macchie a piccole Venere in miniatura, in base all’idea che
Venere, se girasse intorno al Sole come le macchie (o stelline),
lo darebbe a vedere mostrandosi vicina alla congiunzione
inferiore, come un punto in moto sul disco solare.
Coerentemente a questo modello, Scheiner si aspettava che la
sequenza delle macchie si sarebbe ripresentata quando le
stelline in orbita attorno al Sole fossero ritornate nella
configurazione in cui le aveva osservate per la prima volta. In
una stimolante estensione di questo modello, Scheiner ipotizzò
che anche l’andirivieni delle stelle medicee e le protuberanze di
Saturno potessero essere dovute ai capricci di queste stelline 175 .
E tali congetture non piacquero a Galileo.
Impiegò quasi quattro mesi per replicare a Welser, in qualità
di cliente, e a Scheiner, in qualità di patrono, cioè con
condiscendenza. «Parmi per tanto di scorgere che Apelle, come
d’ingegno libero e non servile, e capacissimo delle vere dottrine
[…] non possa ancora staccarsi totalmente dalle già impresse
fantasie», cioè dalla fisica aristotelica 176 . Schenier meritava una
migliore accoglienza da parte del messaggero celeste, dato che
in effetti aveva fondato gli studi sulle macchie solari. Ma