Page 232 - Galileo. Scienziato e umanista.
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a leggere et servire, non può alcuno di Republica esentarmi da
questo carico, lasciandomi li emolumenti: et in somma simile
comodità non posso io sperare da altri, che da un principe
assoluto». Galileo sapeva che il principe avrebbe potuto volere
qualcosa in cambio; lui, disse, gliel’avrebbe dato volentieri, ma
a una condizione: «Quanto poi al servizio cotidiano, io non
aborrisco se non quella servitú meretricia di dover espor le mie
fatiche al prezzo arbitrario di ogni avventore; ma il servire
qualche principe o signore grande, et chi da quello dependesse,
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non sarà mai da me aborrito, ma sí bene desiderato et ambito» .
Sebbene molti dei patroni fiorentini di Galileo lavorassero a
questo progetto già durante la primavera del 1609, Cosimo non
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era ancora disposto ad accollarsi il suo vecchio tutore . Aveva
già abbastanza autorità da compiacere e da combattere: sua
madre, i ministri del suo defunto padre e sua moglie. Né, forse,
ora che avrebbe dovuto pagare i conti del proprio sontuoso
matrimonio, voleva aumentare le spese di corte piú del
necessario: il nuovo personale per assistere Maria – che
richiedeva, oltre agli attendenti che normalmente circondavano
una principessa, un suo cuoco personale, un confessore gesuita
e una manciata di cacciatori che badassero ai suoi cavalli e ai
suoi cani. In attesa di notizie piú precise il vassallo continuò a
insegnare, a gestire il proprio pensionato privato per studenti, a
vendere i propri strumenti e a intrattenere una corrispondenza
sempre piú nutrita sulla poesia come anche sulla matematica.
Da Roma Margherita Sarrocchi, nota per la sua cultura e la sua
bellezza, e il «non eccessivo puritanismo», chiese consigli circa
il proprio poema eroico, Scanderbeide. Galileo le inviò alcuni
suggerimenti critici e anche alcune copie di suoi vecchi teoremi
sui baricentri per il suo compagno Luca Valerio, vecchio amico
di Galileo a Pisa. Valerio rivelò a uno dei Medici che i proiettili
sparati dal medesimo punto alla medesima altezza hanno lo
stesso tempo di volo rispetto al terreno, indipendentemente
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dall’ampiezza dello stesso . Aveva in serbo anche altre cose,