Page 230 - Galileo. Scienziato e umanista.
P. 230
una volta un ruolo importante nell’evento, e un altro amico di
Galileo, Michelangelo Buonarroti (pronipote dell’artista),
scrisse una commedia. Ai preparativi prese parte anche Cristina:
con una miscela fatale di autorità e incompetenza pose il veto a
parte degli intermezzi che Bardi e altri avevano pensato come
12
parti integranti della loro integrità artistica . Il danno sarebbe
stato comunque difficile da notare, dopo la settimana di intensi
festeggiamenti iniziati con l’arrivo della sposa a Firenze, il 18
ottobre 1608, preceduta da cinque compagnie di cavalleria e
quattro di moschettieri. All’ingresso in città, attraverso un
raffinato arco trionfale progettato da Cigoli, Maria Maddalena
sostituí il proprio esercito con una scorta di 52 giovani nobili:
questi reggevano un baldacchino sotto il quale lei venne
condotta fino alla cattedrale. Qui Cosimo poté vederla per la
prima volta, scoprendo come fosse meno insignificante di
quanto gli avevano riportato: ciononostante, la sua figura
tarchiata e il volto squadrato, ereditati dagli Asburgo e dalle
posizioni di Venere e della Bilancia nel suo tema natale,
sarebbero diventate piú pronunciate col tempo e con le
gravidanze. Ma al momento del suo ingresso nella cattedrale,
ricolma di luce e di fiori, decorazioni di seta e piccoli angeli, era
raggiante. E senza dubbio la sua soddisfazione fu pari al suo
stupore quando una nube con un coro di santi che cantava
discese sopra di lei quando si inginocchiò a pregare.
Il giorno seguente, una domenica, si tenne un ballo e un
banchetto, per il quale gli artisti avevano ricreato, con lo
zucchero, quaranta celebri sculture fiorentine. I festeggiamenti
si conclusero alle sette del mattino. La settimana successiva si
ebbero, fra molto altro, la commedia di Buonarroti e gli
intermezzi, un balletto eseguito da cavalli e una
rappresentazione, sull’Arno, del furto del Vello d’oro da parte
di Giasone. Quest’ultima rappresentazione presentò Cosimo nei
panni di Giasone, al comando di una vera e propria nave, Argo,
piena di soldati e di musicisti. Portava armi dorate, un elmetto