Page 227 - Galileo. Scienziato e umanista.
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Cristina il desiderio di Galileo di presentarne un esemplare
speciale a Ferdinando, nel corso di una visita dell’estate del
1605. Ditegli pure di mandarne una copia, rispose Cristina, e
quando viene a Firenze «sarà visto come meritano le sue
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virtú» .
E cosí fu. Cristina invitò Galileo alla villa Medici sulle
fresche e ridenti colline di Pratolino, «dove se li conserva buona
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camera, modesta tavola, buon letto e grata cena» . Come la
maggior parte dei Gioviani, Cosimo non eccelleva in
matematica e Galileo avrebbe dovuto tornare per molte altre
lezioni private estive. Durante queste visite, e fra l’una e l’altra,
si creò un legame tra i Medici e il matematico: Ferdinando aiutò
a risolvere alcuni dei problemi legali e finanziari di Galileo, e
gli donò abbastanza raso nero perché il robusto castigatore della
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toga pisana potesse farsi un abito rispettabile . Galileo
commissionò due compassi in argento per indicare ai principi la
via regia ai calcoli e adottò lo stile, o la maschera, di un
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cortigiano sempre in cerca di qualcosa . «[Io sono] uno di quei
fedelissimi et devotissimi servi, che a somma grazia et gloria si
reputano di essergli nati sudditi»: niente sarebbe risultato piú
gradito, a questo suddito, che passare la vita a insegnare la
matematica di Cosimo, «poi che i maneggi et l’imprese grandi
non sono da me». Al che il furbo principe rispose: «o V. S.
dissimula di conoscere i proprii meriti, o crede che non sieno
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ben conosciuti da me» .
Galileo sfruttò la dimestichezza implicita in questo scambio
per raccomandare il proprio medico padovano, Acquapendente,
come successore di Mercuriale, che era morto alla fine del 1606.
La raccomandazione comprendeva un’argomentazione che
Galileo avrebbe riciclato a proprio favore tre anni piú tardi: il
dottor Acquapendente, «havendo qua aqquistato quanto poteva
sperare di facultà et reputazione, et trovandosi per l’età male
atto a tollerare le fatiche continue che, per giovare a tanti suoi
amici et padroni, gli conviene ogni giorno pigliare, et per ciò