Page 224 - Galileo. Scienziato e umanista.
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utilizzando v s, che ovviamente non mi ha portato lontano.
Con v √s posso calcolare un punto comune di caduta per
Saturno e per Giove, o per ogni altra coppia di pianeti, e alcuni
conti preliminari mi fanno pensare che ci sia un punto che va
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bene per tutti .
Alessandro: Che altro hai in serbo per i filosofi?
Galileo: La composizione delle velocità e l’idea di moto
indifferente, che può permettere a una sfera che ruota su sé
stessa di continuare a ruotare per sempre, mettono in grado
chiunque di sconfiggere le argomentazioni fisiche abitualmente
rivolte contro Copernico. Con la composizione delle velocità, la
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persistenza del moto indifferente e la regola del t posso
ricavare le traiettorie delle palle da cannone ed elaborare una
teoria copernicana delle maree. Ciò non dimostra che Copernico
avesse ragione, naturalmente.
Alessandro: I filosofi aborriscono il vuoto piú di quanto non
faccia la natura. Come puoi sperare di sconfiggere una teoria
fisica, o piuttosto un’intera fisica senza averne un’altra con cui
sostituirla?
Galileo: Come il nostro amico Mazzoni era solito predicare, i
filosofi dovrebbero sottoporre le loro teorie al controllo di
argomentazioni quantitative. Ammetto che il ricorso alla
matematica come setaccio per rimuovere idee grossolane non è
all’altezza delle mie ambizioni: la matematica non dovrebbe
limitarsi a rafforzare un corretto pensare tra i filosofi, ma
dovrebbe avviarlo e guidarlo.
Alessandro: Hai la potenza di fuoco per iniziare un
programma del genere?
Galileo: Non ancora. Ho solo alcune regole deliziose sul
moto lungo piani inclinati e una teoria relativa alle traiettorie dei
proiettili che non servirà mai per prendere la mira con una
pistola. E le mie confutazioni degli argomenti fisici contro il
sistema di Copernico non riescono a convincere coloro che non
sono già inclini ad accettarle.