Page 220 - Galileo. Scienziato e umanista.
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resistenza  dell’aria,  che  rallenta  la  freccia  in  entrambe  le
                direzioni, e in una misura che non siamo in grado di calcolare.

                Feci la stessa osservazione a Guidobaldo quando gli spiegai che,
                nonostante  i  suoi  importuni  esperimenti,  il  mio  teorema  della

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                corda è troppo bello per non essere vero .
                    Alessandro:  Allora  diresti  che  non  sappiamo  decidere  del

                valore  di  un  esperimento?  Oppure  è  corretto  dire  che  è

                conclusivo se conferma una regola quantitativa, ma non è che
                un fastidio quando non lo fa?

                    Galileo: Qualcosa del genere, forse. Ma passiamo alle cause.
                L’instancabile  fra  Paolo  mi  chiese  perché  oggetti  di  materiali

                differenti, come l’oro e l’argento (sono le prime cose cui pensa
                un  veneziano),  ricevono  quantità  differenti  di  impeto  da  parte

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                del medesimo agente . Piú pensavo a questo problema, piú mi
                convincevo che non fosse possibile dire alcunché di preciso a

                tale  proposito.  Da  quel  momento  in  poi,  tranne  che  nelle
                discussioni  con  Sarpi,  che  ama  i  casi  senza  speranza,  non  mi

                sono piú preoccupato di tali questioni.
                    Alessandro: Questo significa lasciare il campo ai filosofi.

                    Galileo: Giudica dopo che ti avrò detto come sono arrivato a
                sapere che v   √s, e che quindi v   t, e alla straordinaria scoperta

                – la mia piú grande scoperta in meccanica, in effetti – che ho
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                fatto  lungo  la  strada .  Sai  che  ho  avuto  problemi  economici
                soprattutto a causa delle richieste continue da parte dei miei – o

                forse dovrei dire nostri – parenti.
                    Alessandro: In parte anche a causa dell’indulgenza che hai

                verso te stesso.
                    Galileo:  Ho  mantenuto  in  larga  parte  queste  piccole

                indulgenze  e  la  mia  famiglia  insegnando  ingegneria  militare.
                Una  sua  componente  essenziale  è  costituita  dall’artiglieria,  e

                grazie all’artiglieria pesante, con lo studio delle traiettorie delle
                palle da cannone, sono cosí riuscito a riunire interessi pratici e

                interessi  teorici.  Agli  artiglieri  non  interessa  se  la  matematica
                utile a calcolare le traiettorie ha un fondamento filosofico solido
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