Page 237 - Galileo. Scienziato e umanista.
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lo aveva trasformato in un servo. Il segretario di Stato Vinta
chiese a Bartoli di cercare qualcosa che potesse soddisfare
Cosimo sul mercato: Bartoli individuò un francese che
sosteneva di vendere strumenti altrettanto buoni di quelli di
Galileo, ma Bartoli non riuscí a osservare alcun oggetto lontano,
ne con essi né con alcun altro dispositivo che aveva esaminato.
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«[A]l mio occhio non fa tanti miracoli» . Avrebbe detto lo
stesso della versione di Galileo, che aveva un campo visivo
ancora piú ristretto di quello dei dispositivi meno potenti in
circolazione. Negli strumenti progettati da Galileo, il campo
visivo diminuisce al crescere dell’ingrandimento: a 10x, circa
20´, due terzi delle dimensioni della Luna piena; a 20x, non piú
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di 14´; a 30x, sotto i 10´ .
o
Intorno al 1 dicembre 1609 Galileo alzò il proprio migliore
telescopio, che in quel momento era un 20x, per osservare
l’oggetto piú grande nel cielo notturno. La Luna aveva quattro o
cinque giorni quando il suo volto butterato divenne
confusamente visibile: come gli uomini comuni, Cinzia, la dea
lunare, a uno sguardo attento perse la propria carnagione
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liscia . Al crescere della Luna, Galileo ne poté vedere sempre
meno con una singola osservazione, poiché il suo campo visivo
copriva meno di un quarto di una Luna piena. Da alcune viste
parziali della superficie lunare tracciò alcuni ritratti di Cinzia
nelle sue varie fasi – ritratti, impressioni, non mappature
precise. I sei acquarelli che ci rimangono costituiscono esempi
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spettacolari di immaginazione creativa (tav. 6) . Facevano
appello alla conoscenza di Galileo della prospettiva, proprietà
comune di matematici e artisti; ai suoi esercizi di disegno e di
pittura con l’acquarello; alla sua vista acuta e al suo occhio
allenato; e, forse, alla sua dedizione nei confronti di Ariosto,
che nel raccontare la ricerca di Astolfo del senno del paladino
mezzo matto di Carlo Magno, aveva descritto una Luna del tutto
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simile a quella che disegnò Galileo .
Si può capire quale fosse la speciale preparazione di Galileo