Page 210 - Galileo. Scienziato e umanista.
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Figura 4.4.
Traiettoria della palla tinta di inchiostro come avrebbe potuto essere osservata da
Galileo e da Del Monte.
Alessandro: Straordinario! Ma perché fare riferimento alla
catena? Cosí facendo non si finisce per reintrodurre la vecchia
confusione fra statica e dinamica?
Galileo: Sí, ma l’analogia fra le azioni simultanee
dell’allungamento e del peso della catena, da una parte, e i moti
violenti e naturali, dall’altra, può aprire la strada a una soluzione
di questa importante e problematica connessione. Il punto
essenziale è la simmetria del percorso: come ha scritto
Guidobaldo nella sua descrizione della traiettoria della palla,
«ella ascende cosí anco descende et è cosí ragionevole perche la
violenzia ch’ella ha acquistata nell’andar in sú, fà, che nel callar
vada medesimamente superando il moto naturale nel venir in
giú; che la violentia che superò dal B al C conservandosi fa che
dal C al D sia eguale a CB, e descendendo di mano in mano
perdendosi la violenza fa che dal D al E sia eguale a BA;
essendo che non ci è ragione che dal E verso D mostri che si
perda a fatto la violentia che se ben và continuamente perdendo
verso A, nondimeno sempre se ne resta, che è causa che verso E
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il peso non va mai per linea retta» .
Alessandro: Vedo che tu eri ancora incerto – o lo eravate
entrambi – se la violenza continua senza sosta oppure svanisce
gradualmente col passare del tempo.
Galileo: La risposta sta, ovviamente, nella simmetria del
percorso. Ma sarebbe stato solo dopo alcuni anni, e dopo lunghe