Page 201 - Galileo. Scienziato e umanista.
P. 201
una distanza cosí elevata da essere invisibile senza quel genere
di lenti che estende la vista delle persone miopi; dovremmo
quindi soltanto trovare una lente che possiamo utilizzare tutti
allo stesso tempo. Delle Colombe la individuò nel cielo
trasparente la cui lenta rotazione causa la precessione degli
equinozi. Un ispessimento di questo cielo tra l’osservatore e la
stella che altrimenti sarebbe invisibile potrebbe rivelarla, senza
fare alcuna violenza alla filosofia, alla teologia o
49
all’astronomia . Un certo Alimberto Mauri, di cui non
sappiamo nulla, replicò a Delle Colombe punto per punto. Forse
Mauri era (in tutto o in parte) Galileo stesso: in supporto di
questa identificazione butta lí dei numeri a Delle Colombe (le
distanze e le dimensioni delle stelle, i tassi di precessione e altri
processi), pone gli elementi terrestri in cielo, e fa riferimento di
50
tanto in tanto a Cecco . Contro l’identificazione di Mauri con
Galileo sono la monotonia del suo stile e la dedica del libro al
tesoriere di Paolo V, Luigi Capponi – cosa, quest’ultima, che
sarebbe stata davvero temeraria da parte di Galileo durante il
51
grande interdetto veneziano . Delle Colombe voleva conoscere
il proprio antagonista, e in un primo momento individuò Galileo
sia in Cecco sia in Mauri, ma in breve accettò il fatto che si
trattava solo di Cecco. Su queste basi scrisse in maniera molto
cortese a Galileo, per il quale nutriva stima e affetto, disse, e
52
che era ansioso di servire . Ma non per lungo tempo: Ludovico
e suo fratello Raffaello, un predicatore domenicano, sarebbero
stati un problema serio per Galileo a Firenze, anche prima che
questi facesse ritorno a casa nel 1610.
2. Un meccanico ansioso.
2.1. Una traiettoria incerta.
Galileo non datava i propri manoscritti né, tipicamente,
indicava quali problemi riguardassero; e se mai pubblicava i