Page 198 - Galileo. Scienziato e umanista.
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diatriba contro l’uso di portare la toga, la denigrazione di
Cremonini-Lorenzini da parte di Galileo costituí un esercizio
farsesco di una forma di comicità popolare, in questo caso il
dialogo dello scrittore cinquecentesco noto come Ruzzante.
Galileo si sbellicava dalle risate davanti all’umorismo di bassa
lega di Ruzzante e al rude ed espressivo dialetto dei suoi
personaggi, e piú tardi avrebbe tenuto allegri i propri amici
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fiorentini con le sue letture in lingua padovana .
I collaboratori assunsero il nome collettivo di Cecco di
Ronchitti, che sosteneva di essere originario di un villaggio
appartenente a una regione di proprietà di Querenghi, e di aver
appreso della nova dal suo padrone. Oltre a Querenghi, ebbero
un ruolo nella stesura della composizione anche Spinelli, il
confratello benedettino di Castelli, e probabilmente lo stesso
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Castelli, che era un grande ammiratore di Ruzzante . A quanto
sembra, Galileo ideò la trama e Spinelli la mise per iscritto.
Protagonista è un certo Natale (Nale), che conosceva le opinioni
di Lorenzini, e Matteo, che conosceva quelle di Galileo. Dopo
che Cecco ha insinuato, in stile bernesco, che è la toga a fare il
dottore, troviamo i suoi due bifolchi sotto un noce, a meditare
sulla causa della siccità che li affligge. Nale confida che un
dottore di Padova l’ha ricondotta alla nuova stella.
Matteo: Doh che venga il canchero ai cacherelli da Padova! In ogni caso,
è cosí lontana che non possono sapere dove sia.
Nale: Un filosofo dice che è molto piú vicina.
Matteo: Filosofo, gli è? che ha che fare la sua filosofia col misurare?
[…] E’ bisogna credere ai matematici, che sono misuratori dell’aria:
siccome anch’io misuro le campagne, e cosí posso dire a ragione quanto le
son lunghe e larghe: e cosí anche loro.
Nale: Il filosofo dice che i matematici non capiscono il problema; dice
che pensano che il cielo possa essere creato e distrutto.
Matteo: Dove i matematici ragionan eglino in questo modo? Se loro si
occupano solamente del misurare, che gli fa egli a loro s’e’ sia generabile o