Page 196 - Galileo. Scienziato e umanista.
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connessi alla sua scomparsa dalla vista; ma a dire la verità non
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c’era motivo di credergli .
Tra i filosofi piú puri, due meritano di avere la nostra
attenzione, dato che Galileo rispose a uno di loro, Antonio
Lorenzini, e si scontrò apertamente con l’altro, Ludovico Delle
Colombe. Lorenzini era un freelance, autore di una filosofia
della risata su cui avevano riso fino in Germania, e amico di
Cremonini, che probabilmente lo aveva aiutato per i passaggi
piú significativi della sua valutazione della natura della nova. Il
filosofo primario dell’Università di Padova si era sforzato di
osservare «questo nuovo mostro del cielo, da far impazzire i
Peripatetici», e rimproverò, attraverso Lorenzini, i calzolai della
matematica che non si erano fatti scrupolo di giudicare quello
che non conoscevano. Le affollate lezioni di Galileo erano
andate oltre i confini disciplinari che regolavano questo tipo di
manifestazioni pubbliche e, con l’autorità che il podio conferiva
loro, avevano insinuato il dubbio circa l’affidabilità generale
della descrizione del mondo comunemente accettata. E questo
sulla base di uno o due numeri ricavati da strumenti utilizzati al
limite della loro affidabilità, o forse anche oltre! I filosofi
trassero le proprie conclusioni dai «principî delle cose naturali
conosciute per lo senso in una convenevole distantia preso e per
la filosofica induttione confermato», mentre i matematici
andavano letteralmente oltre i propri sensi, poiché gli oggetti di
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cui parlano si trovano molto lontano .
L’argomentazione aveva i suoi meriti. Per contrastarla
Newton avrebbe introdotto una speciale «regola per filosofare»
che richiede che tutte le qualità che troviamo in tutti i corpi di
cui facciamo esperienza, quali l’estensione e l’impenetrabilità,
debbano essere considerate come qualità di tutti i corpi in senso
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universale . Cremonini avrebbe aggiunto: ammesso che
l’estensione non metta a soqquadro la fisica che abbiamo
sviluppato a partire da oggetti che possiamo manipolare. Da
questo punto di vista sarebbe stato irrazionale abbandonare