Page 191 - Galileo. Scienziato e umanista.
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Ho saputo dal mio assistente Franz Tengnagel, al suo rientro da Padova,
che lei ha letto il primo volume delle mie Epistolae astronomicae [1596] e
che vi ha trovato alcune cose di cui desiderava chiedermi. […] Se c’è
qualcosa di cui lei vuole discutere, ne sarò lieto, e lei troverà in me il piú
fedele dei corrispondenti. Forse riguarda la mia ipotesi relativa alle
rivoluzioni celesti […]; ci sono alcuni dettagli di cui né il sistema tolemaico
né quello copernicano possono dar conto cosí bene. Forse lei vuole
discutere delle stelle fisse, o delle comete […] o di qualcos’altro di cui si
parla nel libro. Lo faccia francamente, come meglio ritiene. Io, a mia volta,
le dirò la mia opinione e non trascurerò di conferire con lei su questioni
attinenti all’astronomia 26 .
Certo era una lettera civile.
Per quale motivo Tycho cercasse uno scambio epistolare con
Galileo non è noto per certo. In quegli anni cercava un biografo
in Italia, ed era sempre impegnato a controllare il campo
raccogliendo osservazioni astronomiche. Forse era stato
erroneamente informato da Keplero, che aveva dedotto dal suo
sostegno a Copernico e dalla sua posizione di matematico che
Galileo stesse conducendo ricerche di tipo astronomico.
Qualunque cosa Tycho avesse in mente, fallí: a Galileo non
poteva essere piaciuto quello che aveva letto nelle Epistolae
astronomicae di Tycho contro Copernico, e non aveva alcun
interesse a correggere un eretico. Non rispose alla civile lettera
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di Tycho .
Ciononostante condusse un confronto privato con Tycho, che
a volte tracimava in riferimenti caustici nelle discussioni a ruota
libera con i suoi amici padovani. Forse rise dell’ossessione di
Tycho di raccogliere dati: «Niente digrada all’ufizio di
matematico il non aver veduta prima apparizione della Stella;
quasi che sia in obligo lo stare tutta la notte ad osservare per
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tutta la vita, se compare qualche nuova stella» . Oppure
potrebbe aver disprezzato il sistema planetario di Tycho per il
suo cattivo gusto, il suo goffo compromesso fra Tolomeo e