Page 170 - Galileo. Scienziato e umanista.
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lavoro faceva oroscopi. Pagnoni dichiarò inoltre, e
spontaneamente, che durante i 18 mesi da lui trascorsi a casa di
Galileo vide il suo maestro andare a messa una sola volta, e
soltanto per andare a parlare con il suo amico monsignor
Querenghi: «non so che lui si sia confessato et communicato
mentre son stato in casa sua». Domanda: «Con chi pratica
familiarmente questo Galileo?» Risposta: «Col Cremonino
quasi ogni giorno et [cosa non compromettente] col clarissimo
signor Giacomo Alvise [Cornaro]». Il mascalzone riconobbe
quindi che Galileo non lo aveva mai trattato male e che, a suo
modo di vedere, sebbene fosse un cattivo cristiano, Galileo
credeva in «cose della fede». Inquisitore: «Voi havete detto di
sopra che esso Galileo nelle natività che fa, lui fa el suo giudicio
fermo: questa è un’heresia; come potete dire adonque che nelle
cose della fede lui creda?» Pagnoni capí al volo e colpí di
nuovo: «Io so che ha detto questo et che fa el suo giudicio
fermo nelle natività, ma non so mò che questo sia stato deciso
heresia» 159 .
Pagnoni arricchí poi la propria testimonianza con alcuni
preziosi dettagli circa i rapporti di Galileo con la propria amante
e la propria madre. Durante una visita a Galileo nel 1603-604,
Giulia aveva ingaggiato Pagnoni per spiare il proprio figlio.
Trasmise quindi doverosamente le sue confidenze
all’inquisitore:
Ho ben inteso da sua madre che lui mai si confessa et si communica, la
qual me lo faceva delle volte osservar le feste se andava alla messa, et io
osservandolo, in cambio de andare alla messa andava da quella sua putana
Marina veneziana […] Io credo che la madre sia stata al Santo Officio a
Fiorenza contra detto suo fiolo, et [o perché?] la strapazza dicendole
villanie grandissime: putana, gabrina […] sua madre mi ha anco detto che
in Fiorenza glie fu mandato un cartelo a casa dal S. Officio.
La prima parte è senz’altro vera. E probabilmente anche la