Page 167 - Galileo. Scienziato e umanista.
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necessarie per ingrandire o ridurre un solido, per estrarre la
radice cubica e per trovare i medi proporzionali non aggiungono
nulla di nuovo 151 . Accanto alle linee stereometriche, il
compasso di Galileo dava il suo aiuto maggiore agli artisti della
guerra: le «linee metalliche» indicavano infatti l’inverso delle
radici cubiche delle densità dei materiali. Volete conoscere
quanto pesa una statua d’argento con dimensioni uguali a una di
marmo che pesa Q libbre? Dovete allora trovare x tale che x:Q =
δ :δ . Volete conoscere il peso di una palla da cannone di un
Ma
Ag
qualunque materiale e di una qualunque dimensione a partire
dalla conoscenza delle dimensioni e del peso di una palla da
cannone standard, e quindi delle relative cariche necessarie per
spararle 152 ? Non faccio qui i conti per timore che questo libro
possa finire nelle mani sbagliate.
Il compasso di Galileo aveva anche un lato posteriore, con
linee per i problemi geometrici, quali per esempio trovare il lato
di un poligono regolare da inscrivere in un cerchio dato,
quadrare un cerchio o una figura rettangolare, e – qui stava la
novità – «linee addizionali» per trovare le aree di segmenti di
cerchio. Dopo essersi impadronito di tutte queste tecniche, lo
studente era solo a metà del corso: poteva acquistare da Galileo
un ulteriore accessorio per trasformare il compasso in uno
strumento per l’agrimensura, utilizzabile per calcolare le
distanze dalle postazioni dei nemici o per aggiustare
l’elevazione delle armi da fuoco. L’accessorio era un quadrante
simile a quelli già in uso da tempo, ma rivisto perché si
adattasse al compasso aperto a 90°. Le istruzioni di Galileo
comprendevano indicazioni per trovare altezze e distanze; in
questo caso venivano forniti anche dei diagrammi,
presumibilmente perché non c’era nulla di nuovo rispetto alle
tecniche e al repertorio abituale 153 .
Galileo non datò le proprie istruzioni, né Mazzoleni firmò o
datò i compassi che realizzava. Questa svista, insieme al fatto
che Galileo non inventò da zero il proprio strumento, scoprí il