Page 164 - Galileo. Scienziato e umanista.
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sono  indicate  delle  scale  radiali,  uniti  tra  loro  a  un’estremità
                (fig.  3.10):  fa  calcoli  basandosi  sulle  proporzioni,  a  seconda

                dell’angolo a cui è aperto. Richiede, normalmente, la soluzione
                della proporzione x:a = b:c. L’operatore legge le distanze b e c

                «longitudinalmente», lungo le due scale simmetriche, o «linee
                aritmetiche»,  segnate  sui  bracci  del  compasso,  e  apre  il

                compasso  fino  a  quando  la  distanza  «trasversale»  a  è

                esattamente  uguale  alla  distanza  tra  i  punti  che  indicano  b.
                Allora la distanza «trasversale» tra i punti che indicano c è pari

                a x (fig. 3.11). Galileo spiegò come applicare questa tecnica per
                disegnare carte in scala e per effettuare la conversione tra valute

                diverse (dai ducati veneziani alle lire fiorentine, in quello che è
                facile  pensare  sarebbe  stato  l’esempio  da  lui  proposto),  e

                l’interesse  composto  (ripetendo  piú  volte  la  medesima
                operazione)      147 .



                Figura 3.10.

                Il compasso proporzionale di Galileo, in uno schema che mostra il significato della
                misura trasversale; da Baldassar Capra, Usus et fabrica circini cuiusdam proportionis,

                Pietro Paolo Tozzi, Padova 1607.
                Oxford, Museo di Storia della Scienza di Oxford, per gentile concessione del Museo.



























                Figura 3.11.

                Il compasso di Galileo, aperto per calcolare x = ab/c utilizzando le «linee aritmetiche»
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