Page 159 - Galileo. Scienziato e umanista.
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lungo  un  ampio  arco  di  tempo,  in  una  qualsiasi  branca  della
                filosofia  naturale.  Molti  degli  esperimenti  di  Gilbert  usavano

                una terrella, un modellino della Terra fatto con un magnete di
                forma  sferica,  grazie  al  quale  l’autore  dimostrava,  fra  molte

                altre cose, che un ago magnetico in grado di ruotare attorno a un
                asse  orizzontale  si  inclinava  al  di  sotto  dell’orizzonte  quando

                veniva  posto  su  un  meridiano  magnetico.  Per  dimostrare  il

                fenomeno,  Gilbert  muoveva  un  versorium,  un  corto  ago  da
                bussola  opportunamente  girato,  attorno  alla  sua  terrella.  La

                misura dell’angolo di inclinazione richiedeva, in aggiunta, che il
                magnete  fosse  perfettamente  sferico,  i  poli  ben  definiti,  l’ago

                molto  corto  e  perfettamente  magnetizzato,  e  il  versorium
                collocato  esattamente  sul  meridiano  magnetico.  Il  grande

                problema  era  poi  quello  di  trovare  una  legge  che  mettesse  in
                relazione l’angolo di inclinazione con la latitudine.

                    Lo spostamento angolare μ del versorium a una latitudine φ
                rispetto al suo orientamento all’equatore equivale a φ piú δ, che

                misura  l’inclinazione  (fig.  3.8).  Ai  poli  μ=180°,  dato  che
                ognuna  delle  sue  componenti  è  pari  a  90°.  Gilbert  attribuí  il

                fenomeno a un nuovo ente fisico, una speciale virtú magnetica,
                «un’influenza  a  liberarsi  e  a  ruotare»             136 .  A  Sarpi  piacque  il

                mistero  del  magnetismo,  che  utilizzò  spesso  per  illustrare  la

                difficoltà epistemologica di ragionare di entità fisiche che non
                possiamo direttamente osservare con i sensi. (Possiamo vedere

                un  magnete  attirare  della  limatura  di  ferro  e  sentire  se  uno  ci
                cade  sul  piede,  ma  non  possiamo  rilevare  direttamente  il

                magnetismo).  Ai  filosofi  naturali,  che  ritenevano  che  il
                magnetismo  fosse  una  qualità  occulta  irriducibile  (ovvero  che

                dovesse la propria azione a una causa nascosta), Sarpi rispose
                che  è  occulta  soltanto  nel  senso  che  un  cieco  non  la  può

                vedere    137 .  Con  informazioni  sufficienti,  l’occhio  della  mente
                potrebbe  cogliere  la  sua  natura  piú  profonda.  L’inclinazione

                osservata da Gilbert puntava a fenomeni profondi, e fra Paolo vi
                applicò la forza della propria mente.
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