Page 38 - Piergiorgio Odifreddi - Hai vinto, Galileo! La vita, il pensiero, il dibattito su scienza e fede.
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fra il maggio e il luglio del 1592, ammettendo fin dal
3 giugno le proprie colpe:
Tutti li errori che ho commessi fino al presente giorno,
pertinenti alla vita catholica et professione regulare, come io
sono, et tutte le heresie che io ho tenute, et li dubii che ho
avuti intorno alla fede catholica et alle cose determinate dalla
santa Chiesa, hora io le detesto et abhorrisco, et ne sono
pentito d’haver fatto, tenuto, detto, creduto o dubitato di cosa
che non fosse catholica. Et prego questo sacro Tribunale che,
conoscendo le mie infirmità, voglia abbracciarmi nel gremio
di santa Chiesa, provedendomi di rimedii opportuni alla mia
salute, usandomi misericordia.
Forse Bruno sperava, pragmaticamente, che una
confessione gli sarebbe bastata per farla franca: cosa
che, d’altronde, gli era già riuscita in un processo per
diffamazione in Svizzera nel 1579. Ma forse era
anche sinceramente dilaniato fra l’accettazione e il
rifiuto della fede: in fondo, era un frate domenicano.
Anzi, aveva cambiato il suo nome da Filippo a
Giordano proprio prendendo l’abito, che aveva
smesso e rimesso più volte, oscillando a seconda dei
momenti fra estremi che andavano dal dileggio del
cristianesimo all’apostasia del calvinismo.
Il processo non era destinato a concludersi
brevemente. Nell’agosto 1592 l’Inquisizione veneta
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