Page 41 - Piergiorgio Odifreddi - Hai vinto, Galileo! La vita, il pensiero, il dibattito su scienza e fede.
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pervenuti) vertono dunque su questioni filosofiche e
cosmologiche, più che teologiche e dottrinali: in
particolare, l’universo eterno e infinito, i mondi
innumerevoli, i loro uomini immortali (perché non
macchiati dal peccato originale), la Terra in moto e i
suoi uomini preadamiti.
A proposito del nostro pianeta, nelle Responsiones
Bruno anticipa parzialmente una visione oggi
popolare sotto il nome di «ipotesi Gaia», che consiste
nel concepire la Terra come un organismo vivente:
Che sia animale rationale è manifesto dall’atto suo
rationale intellettuale, che si vede nelle regole del suo moto
circa il proprio centro, l’altro circa il Sole e l’altro circa l’asse
delli suoi poli. La qual regola non può essere senza l’intelletto
più degnamente interiore e proprio che esteriore et alieno,
perché, se proprio senso si trova nelle formiche, api et
serpenti, e nell’huomo, molto più degnamente deve trovarsi
nella Madre, e non attribuirli un esteriore trudente,
spingente, rotante, saepe idem inculcando.
Nel 1597 entrò in scena come consultore del
Sant’Uffizio il gesuita Roberto Bellarmino, già
rettore del Collegio Romano e in seguito
prosecutore-persecutore anche di Campanella e
Galileo. Come primo atto ufficiale il futuro cardinale
assistette il 23 marzo alla tortura di Bruno, che
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