Page 37 - Piergiorgio Odifreddi - Hai vinto, Galileo! La vita, il pensiero, il dibattito su scienza e fede.
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successo, anche perché in effetti Bruno di scienza
capiva poco, ma di matematica niente!
Ad esempio, nel quarto dialogo della Cena de le
ceneri aveva frainteso Copernico, pensando che la
Terra e la Luna girassero attorno al Sole su uno
stesso epiciclo: in altre parole, non sapeva neppure
che la Luna è un satellite della Terra. E nel Triplice
minimo, una delle sue ultime opere, era arrivato a
chiamare le grandezze irrazionali «madri
dell’ignoranza» e la trigonometria «incapace tavola
dei seni». Insomma, era solo un filosofo
rinascimentale analogo ai continentali di oggi: non
aveva dunque tutti i torti Tycho Brahe a liquidare il
Nolano come Nullanus, e fecero benissimo i patavini
ad aspettare l’arrivo di un vero scienziato come
Galileo per assegnare a lui la loro cattedra.
Agli inizi del 1592 Bruno si trasferì allora a
Venezia, nel palazzo del nobile Giovanni Mocenigo,
al quale avrebbe dovuto insegnare la mnemotecnica
e altri «segreti». Ma quando dopo qualche tempo
decise di andarsene, il padrone di casa lo accusò di
non aver mantenuto gli impegni e il 23 maggio lo
denunciò per eresia all’Inquisizione, che lo arrestò
quel giorno stesso.
Sulla base della denuncia vennero formulate dieci
accuse, alle quali Bruno rispose in sette interrogatori
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