Page 46 - Piergiorgio Odifreddi - Hai vinto, Galileo! La vita, il pensiero, il dibattito su scienza e fede.
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era posto il problema di trovare una relazione fra il
tempo di rivoluzione di un pianeta e il raggio della
sua orbita.
A quell’epoca egli pensava di aver trovato la
chiave del mistero del cosmo in una strana figura,
esibita sul frontespizio del libro, che mostrava i
cinque solidi platonici incastrati uno dentro l’altro in
un certo ordine. Più che di fisica, si trattava però di
metafisica: Keplero credeva infatti di poter rendere
conto del numero dei pianeti e dei rapporti fra le
loro distanze semplicemente in base al numero e alle
proporzioni dei poliedri regolari. Oggi sappiamo che
con argomenti a priori del genere non si va molto
lontano, a meno di non chiamarsi Einstein; ma essi
sono gli unici a disposizione in mancanza di dati
sperimentali sufficienti.
Modello dell’universo di Keplero basato sui cinque solidi platonici.
C’era però al mondo una persona che, in
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