Page 47 - Piergiorgio Odifreddi - Hai vinto, Galileo! La vita, il pensiero, il dibattito su scienza e fede.
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vent’anni di osservazioni ad alta precisione effettuate
nel suo palazzo-osservatorio danese di Uraniborg,
aveva collezionato un’impressionante serie di dati
astronomici estremamente precisi: si trattava di
Tycho Brahe, la cui storia è raccontata da Kitty
Ferguson in L’uomo dal naso d’oro. In particolare,
l’astronomo imperiale si era concentrato sul
bellicoso Marte, nella speranza di poter effettuare un
experimentum crucis per decidere quale, fra i tre
sistemi astronomici esistenti, fosse quello corretto.
La sua idea era di sfruttare il fatto che nel sistema
tolemaico l’orbita di Marte è esterna a quella del
Sole, nel sistema copernicano è esterna a quella della
Terra, e nel sistema tychonico interseca quella del
Sole. Ad esempio, sarebbe bastato stimare (mediante
la parallasse) una distanza di Marte dalla Terra
minore di quella del Sole per eliminare, con un’unica
osservazione, il sistema tolemaico dal gioco.
Purtroppo la parallasse di Marte era al di là delle
possibilità tecniche di Tycho: come vedremo, non
sarebbe stata misurata che nel 1672. Ma le sue
osservazioni non andarono perdute, perché nel 1600
Keplero si recò a Praga a lavorare con lui, e dopo la
morte di Tycho nel 1601 sentì l’obbligo morale di
usare i suoi dati nel miglior modo possibile. Come
disse nell’Astronomia nova:
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