Page 43 - Piergiorgio Odifreddi - Hai vinto, Galileo! La vita, il pensiero, il dibattito su scienza e fede.
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effettivamente  una  feroce  satira  contro  «l’asinità

                cristiana»,  sia  cattolica  che  protestante,  e  avrebbe

                radicalmente  spostato  il  processo  dal  terreno

                filosofico di Bruno a quello teologico di Bellarmino.

                     Il 21 dicembre 1599, sorprendendo gli inquisitori,


                l’accusato  abbandonò  dunque  la  sua  difesa  e

                dichiarò:  «Non  devo  né  voglio  pentirmi,  non  ho

                motivo di pentirmi né ho materia di cui pentirmi, e

                non so di che cosa debba pentirmi». L’8 febbraio fu

                letta all’imputato «heretico impenitente, pertinace et

                ostinato»  la  sentenza  di  degradazione  dagli  ordini

                ecclesiastici, del rogo dei libri in piazza San Pietro e

                del  loro  inserimento  nell’Indice  dei  libri  proibiti.

                Secondo  il  testimone  oculare  Caspar  Schoppe  egli


                rispose: «Forse voi mi infliggete questa sentenza con

                più timore di quanto io la riceva».

                     Il  17  febbraio  Bruno  fu  condotto  a  Campo  de’

                Fiori,  denudato,  legato  a  un  palo  e  bruciato  vivo,

                mentre  i  «confortatori»  cantavano  le  litanie.  Per

                evitare che bestemmiasse gli fu messa «la lingua in

                giova» (cioè, in una morsa), e quando gli fu mostrata

                l’immagine del crocifisso girò sdegnosamente il viso

                «pieno di disprezzo» dall’altra parte.



















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