Page 119 - Piergiorgio Odifreddi - Hai vinto, Galileo! La vita, il pensiero, il dibattito su scienza e fede.
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Ma  poiché  i  pianeti  si  comportano  allo  stesso

                modo  nei  sistemi  copernicano  e  tychonico,  per

                mettere  fuori  gioco  anche  quest’ultimo  servivano

                argomenti  che  dimostrassero  direttamente  il  moto

                della  Terra,  sul  quale  i  due  sistemi  differiscono,  e


                Galileo  ne  propose  due:  purtroppo,  entrambi

                sbagliati. Il primo (373-79) deduceva correttamente,

                dal movimento delle macchie solari, un’inclinazione

                rispetto all’eclittica dell’asse di rotazione mensile del

                Sole;  ma  poi  deduceva  incorrettamente,  da  questa

                inclinazione,  l’impossibilità  di  un  suo  moto  di

                rivoluzione annuale su un piano non perpendicolare

                a  quell’asse.  Il  secondo  argomento,  che  occupava

                l’intera  quarta  giornata,  e  sul  quale  torneremo,

                deduceva incorrettamente una teoria delle maree dai

                moti diurno e annuale della Terra.


                     Quanto  alle  cause  ultime  dei  moti  terrestri  e

                celesti,  dei  quali  si  era  occupato  l’intero  Dialogo,

                Galileo  diede  una  risposta  che  anticipava

                doppiamente Newton. Egli intuì infatti la sostanziale

                identità di tutte queste cause, in particolare del moto

                della Luna attorno alla Terra e della caduta dei gravi

                su questa, ma rifiutò di fingere ipotesi al proposito

                (260-61):





                         Simplicio.  La  causa  di  quest’effetto  è  notissima,  e

                      ciaschedun sa che è la gravità.






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